La reunion, tuttavia, ha tutta l’aria di essere un flirt apparente e finalizzata alle primarie, anche perché non risolve la discrasia politica che sta a palazzo, anzi l’accentua: con una parte ancora salda all’opposizione (Di Masci e i suoi eletti, così almeno sostiene l’ex candidato sindaco) e un’altra, meno salda, in maggioranza (la Salvati con i Santilli e dintorni). Una contraddizione che non sarà facile da gestire per il nuovo segretario e che può essere pericolosa per l’amministrazione Casini.
Anche perché la confusione non regna solo a “sinistra”: il rimescolamento di carte e tessere, identità e alleanze, frutto anche e soprattutto del progetto più elettorale che politico messo insieme dall’assessore regionale Andrea Gerosolimo, sta mostrando infatti tutti i suoi limiti. Tanto da un punto di vista operativo e amministrativo (ad un anno quasi dall’insediamento dell’amministrazione Casini i risultati sono pochini), quanto ideologico. Tant’è che durante la cerimonia del 25 aprile, la delegata istituzionale, il vice sindaco Mariella Iommi, di segno An e con ascendente a destra, davanti al monumento ai caduti ha concluso il suo discorso urlando “viva la Resistenza”.
E domani arriva in città il fratello di Che Guevara… “hasta la victoria siempre”.
per dovere di cronaca abbiamo verificato che il vice sindaco Mariella Iommi, ha concluso il suo discorso il 25 aprile con le parole: “Viva l’Italia, viva gli italiani, viva i sulmonesi”.
La frase “Viva la Resistenza”, i cui principi ed ideali sono stati comunque sostenuti dalla Iommi durante il suo discorso, le è stata in realtà attribuita dal consigliere comunale Elisabetta Bianchi.