Dall’Incoronata al tetto del mondo: quando Tamberi gareggiò a Sulmona

L’oro al collo sotto le stelle di Budapest, dopo averle toccate con quel salto di 2 metri e 36 che è valso a Giammarco Tamberi il gradino più alto del podio ai Campionati mondiali. “Gimbo”, però, prima del titolo iridato in terra magiara, che arriva tre anni dopo il primo posto delle Olimpiadi di Tokyo condiviso con il qatariota Barshim, ha sfiorato il cielo di Sulmona.

E’ il 2011. Tamberi ha appena 19 anni, barba e capelli rasati a metà e qualche sogno realizzare che tende alla luna. A Sulmona è in programma la Finale Oro, organizzata dall’Amatori Atletica Serafini. Giammarco arriva con i favori del pronostico. Ha conquistato un beneagurante terzo posto ai Campionati Europei juniores. Su di lui pesano le aspettative della società Atletica Vomano. Un macigno che a volte è più difficile da azzerare rispetto a quella gravità delle quale Tamberi riscrive le leggi durante quella frazione di secondo dove il suo corpo si fa più in ascesa.

A Sulmona Tamberi mastica un bronzo amaro, dietro a Filippo Ciampoli e Nicola Ciotti, il cui gemello, Guido, è allenatore i Gimbo dal 2022.

Sulla pedana dell’Incoronata Gimbo non tornerà più, ma di quella giornata ne conserva ancora il ricordo. Tant’è, che al raduno dello scorso anno ad Ancona, ha deciso di intrattenersi con i giovani atleti peligni presenti nel capoluogo marchigiano. Battute, sorrisi e qualche segreto da condividere per provare a toccare il cielo con un dito.

1 Commento su "Dall’Incoronata al tetto del mondo: quando Tamberi gareggiò a Sulmona"

  1. Il primo post alle Olimpiadi è di due anni fa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*