Chi e quando dovrà farlo, il nuovo progetto, però, non è dato saperlo: la richiesta di accesso agli atti fatta dalla stessa associazione di imprese, è stata soddisfatta solo ieri dopo mesi di attesa e quanto è uscito dalle carte mostra un sostanziale immobilismo, nonostante gli annunci di soluzioni rapide.
Nell’ultimo anno, infatti, l’unico atto prodotto è quello relativo ad una determina (che risale al maggio del 2016) con cui la Provincia stabilisce di non eseguire interventi sui corpi sequestrati dalla Finanza nell’ottobre del 2014 e di dare mandato allo stesso tempo di eseguire un nuovo progetto e una nuova gara d’appalto, vista “la necessità di procedere nel più breve tempo possibile al completamento dei lavori di messa in sicurezza dell’istituto scolastico in oggetto”.
In verità, almeno a paro


Un po’ perché i tempi del Provveditorato sono molto lunghi, un po’ perché a De Crescentiis di mettere mano ad una vicenda così ingarbugliata, sommersa da carte giudiziarie e scandali, non va e non conviene: tra poco più di un mese, infatti, De Crescentiis lascerà la carica di sindaco di Pratola e di presidente della Provincia.
Dal canto suo la Cmp-Afi, a cui era stato aggiudicato l’appalto per scorrimento della graduatoria, poi ritirato, ha offerto di chiudere i lavori in tre mesi e con oltre 1 milione di euro di risparmio per le casse pubbliche, compresi quei 300mila euro di parcella degli ingegneri progettisti. Insomma si potrebbe tornare tra i banchi di via Virgilio D’Andrea già a settembre, con meno costi e senza ricorrere ai giudici contabili, ma nessuno vuole assumersi la responsabilità di una così rapida soluzione.
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