Detenuti in aiuto dell’agente aggredito. Per loro proposta la semilibertà

Un premio che prevede la richiesta della concessione della semilibertà ai cinque detenuti che l’altro giorno non hanno esitato a soccorrere e in qualche modo salvare la vita all’agente di polizia penitenziaria del carcere di via Lamaccio, ferito da un altro detenuto con olio bollente. E’ quanto ha deciso la commissione di disciplina del penitenziario sulmonese che ha formalmente avanzato la proposta al giudice di sorveglianza.
I cinque, infatti, si sono prodigati insieme agli altri agenti per scongiurare non solo che l’olio bollente provocasse ustioni più gravi, ma anche ad evitare che l’aggressione si trasformasse in tragedia: da quanto si è appreso, infatti, l’aggressore, Vincenzo Dattolo a cui oggi è stato confermato l’arresto e disposta la custodia in carcere, avrebbe provato dopo aver gettato l’olio a mettere fuoco all’agente con un accendino.
In particolare uno dei cinque detenuti precipitatisi in soccorso dell’agente, avrebbe provveduto a togliere subito gli indumenti alla vittima dell’aggressione e ad avvolgerla in un lenzuolo in modo da asciugare l’olio bollente.
Un gesto che avrebbe permesso di evitare danni più gravi al 47enne di Vasto rimasto vittima della follia di Dattolo, limitando le ustioni al primo e secondo grado.
Oggi è stata comunque una giornata di attesa all’ospedale Annunziata di Sulmona, dove dalle prime ore della mattina si era sparsa la voce dell’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini. Visita annunciata per telefono, ma che al momento, anche per gli improrogabili impegni di fine campagna elettorale, non c’è ancora stata.
Chi ha fatto visita al ferito, è stata invece oggi la senatrice Cinquestelle Gabriella Di Girolamo, che ha voluto sincerarsi della condizioni di salute dell’uomo e portare la sua solidarietà.
L’agente intanto potrebbe essere trasferito domani all’ospedale di Vasto per avvicinarlo alla famiglia.

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