“Errore di calcolo”, un altro rinvio per la Masciangioli

Recapito tardivo degli inviti e importo sbagliato “a causa di un precedente errore di calcolo”. Un altro piccolo ma significativo ostacolo arriva sul cammino, quanto mai lento, dei lavori di adeguamento sismico della scuola Masciangioli, edificio che avrebbe dovuto a quest’ora essere già aperto agli studenti.
Così il Comune di Sulmona è stato costretto a riaprire i termini dell’avviso per l’affidamento ad un professionista esterno della validazione del progetto esecutivo: un incarico da poco meno di 27mila euro che ritarderà però ancora un po’ l’avvio del cantiere, il cui contratto con la ditta appaltatrice è stato firmato nel dicembre scorso.
L’iter burocratico, d’altronde, non si chiuderà con questo passaggio, per il quale, dice l’assessore ai Lavori Pubblici, Mario Sinibaldi, non ci vorranno più di dieci giorni.
C’è infatti, prima che il progetto esecutivo arrivi in giunta per l’approvazione, da ottenere l’autorizzazione sismica del Genio civile, da fare la gara per la direzione dei lavori e quella per il collaudo. “Entro luglio – assicura Sinibaldi – contiamo di poter aprire materialmente il cantiere che, come da gara, prevede sei mesi di lavoro al netto delle pause”.
La Masciangioli è o dovrebbe essere la prima scuola di competenza comunale ad essere oggetto dei lavori di adeguamento sismico finanziati con il progetto “Scuole d’Abruzzo – il futuro in sicurezza” (anche perché è quella ad avere il più basso indice di vulnerabilità): 3 milioni di euro che da anni sono fermi nel cassetto di palazzo San Francesco, insieme agli altri 9 milioni di euro circa stanziati per le altre scuole. Ma è anche quella dalla cui apertura del cantiere, dipende l’autorizzazione per l’arrivo dei Musp, atteso per gennaio, poi per febbraio, poi per aprile e infine spostato a settembre.
La gara sul Mepa per reperire i moduli scolastici provvisori, che saranno posizionati nella piazza d’armi delle caserma Battisti, infatti è andata deserta: troppe richieste a causa dei sismi succedutisi in Centro Italia e nessuna delle venti ditte invitate ha risposto.
Per questo il Comune ha optato per una procedura negoziata alla quale hanno risposto sette-otto ditte: “Oggi dovrebbe tornare dalle ferie il dirigente (bontà sua, ndr) – spiega Sinibaldi – e dovremmo valutare il capitolato per procedere all’affidamento”. Qui l’importo è di 160mila euro per il noleggio delle casette per nove mesi. Sperando che arrivino davvero a settembre e che, nel frattempo, la Masciangioli riapra i battenti, anche perché nella scuola di via Mazzini, oltre alle Masciangioli, si libererebbe un piano per ospitare gli studenti delle Capograssi, prossima, così dice l’assessore, anch’essa all’apertura del cantiere.

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