Crescere senza imposizioni né dogmi di alcun tipo. Da “Posso scegliere da grande?”, prima fase dell’iniziativa, arriva anche in Valle Peligna la campagna di sensibilizzazione per l’ora alternativa all’insegnamento della religione cattolica. Condotta dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), l’azione dell’associazione si sta espandendo a macchia d’olio sulla provincia aquilana ad opera del circolo locale. “Per farli scegliere da grandi, scegli l’ora alternativa” lo slogan che campeggia su volantini, manifesti, autobus e giornali locali. Il sorriso della piccola Sara, due anni, mette di fronte ad una possibilità di scelta spesso nemmeno considerata dai genitori che si accingono ad accompagnare i loro figli in un percorso scolastico, nei fatti l’esigenza di sviluppare forme alternative a quell’ora è fortemente sentita. A livello nazionale la foto di Sara ha raggiunto 735mila utenti facebook.
“Il nostro invito – spiega Roberto Grendene, responsabile campagne per l’Uaar– è a
“E se non è possibile avere dati certi su chi sceglie o meno l’ora di religione, certamente un cambio di vedute si riconosce a livello sociale- spiega la coordinatrice provinciale Uaar, Liana Moca-. Aumentano i bambini che non sono battezzati e i matrimoni laici. Le pubblicità si muovono sempre più su questo piano, segno che qualcosa sta cambiando, la popolazione si sta secolarizzando”. Tuttavia le scuole sembrano non essere pronte a fornire attività alternative né, tantomeno, le presentano ai genitori in fase di iscrizione. “Un impiccio per loro organizzarle – prosegue Moca- nonostante esistano fondi obbligatori ai quali accedere per farlo. Come associazione forniamo assistenza legale e addirittura proposte di attività”. Bisognerebbe, in sintesi, curare meglio la comunicazione in questo senso, dunque, per una società che sta velocemente cambiando.
Simona Pace
Iniziativa condivisibile. Basterebbe anche solo proporre l’ora delle religioni. Sarebbe il giusto passo verso una giusta uscita da certe “paure”.