Guardiania, fuori la Satic: altri 10 licenziamenti in vista

Da maschere in teatro a uscieri a palazzo San Francesco: l’evoluzione della cooperativa Creaservice è stata rapida, ma non indolore, almeno per la Satic, la cooperativa di servizi che da anni garantisce al Comune di Sulmona l’efficienza di molti uffici.
Oggi, infatti, la Creaservice, che aveva ricevuto un incarico da circa mille euro all’inizio di aprile per fare la maschera e le pulizie in occasione del convegno sul Bimillenario, si è aggiudicata con un ribasso del 5,4% l’appalto da 146mila per la guardiania. Servizio svolto fino a gennaio scorso proprio dalla Satic che in questa gara, pur ottenendo un punteggio maggiore per la qualità del progetto, ha perso sui costi, avendo fatto un ribasso dell’1%.

Le preoccupazioni dei lavoratori storici a questo punto diventano paura: il presidente della Satic, Sigismondo Canepari, ha d’altronde annunciato che, anche in vista del ritardo che si sta avendo sulla gara per il front e back office, sarà necessario licenziare altri dieci lavoratori, in aggiunta ai quattro già mandati a casa dopo la riorganizzazione interna ad ottobre che aveva portato a togliere alla cooperativa l’ufficio Anagrafe e ad assumere uno staff personale del sindaco.
Né è chiaro se e in che misura la cosiddetta clausola di salvaguardia, cioè la postilla con la quale si stabilisce la riassunzione del personale storico, sarà rispettata fino in fondo.
Secondo alcuni, infatti, il nuovo appaltante ha dei margini discrezionali sulla riconferma del personale e potrebbe decidere di utilizzare nuove e diverse professionalità.

Il segretario comunale Francesca De Camillis, d’altro canto, alla quale Il Germe aveva chiesto lumi, ha ritenuto di non dover dare spiegazioni: “Non faccio il portavoce” ha mandato a dire tramite l’usciere di Palazzo.
Nessuna risposta neanche sui tempi per l’indizione dell’altra gara, ben più importante se non altro per il disservizio e i danni che l’assenza di personale sta portando all’ufficio sisma e tributi da gennaio scorso, quella cioè per il front e back office. Gara che il dirigente Amedeo D’Eramo aveva promesso al prefetto di indire per la fine di marzo o al massimo per i primi di aprile.
I mesi sono passati, gli uffici continuano ad essere sguarniti e della gara neanche l’ombra. Anzi: la segretaria comunale, in assenza del dirigente di settore, ha ritenuto di dover porre uno specifico quesito all’Anac sulla legittimità dell’appalto stesso, lei che è la garante della legalità a Palazzo.
Ma questa, che vi racconteremo nei prossimi giorni, è un’altra storia… o forse no.

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