Una gara per fare una gara, Sbic chiede l’intervento della Corte dei Conti

Accesso agli atti ed eventualmente un ricorso alla Corte dei Conti: Sulmona Bene in Comune non ha intenzione di far passare sotto silenzio lo sperpero di denaro pubblico, i soldi spesi per una consulenza esterna che avrebbe potuto essere fatta da personale interno. Tanto più che “noi non siamo stati neanche interpellati” fa sapere l’ufficio legale del Comune.
La storia è quella scoperchiata dal Germe l’altro giorno, quella dei quasi ottomila euro dati ad un avvocato di Firenze per fare il lavoro che avrebbero dovuto fare gli uffici comunali, ovvero la gara d’appalto per l’esternalizzazione dei servizi che prima erano di front e back office e che ora si chiamano di assistenza tecnica e di supporto amministrativo contabile.

Quella che secondo il dirigente del Quarto settore Amedeo D’Eramo era troppo difficile da fare per palazzo San Francesco, vista la specificità delle competenze giuridico-legali richieste. Perché fare una gara d’appalto è cosa complicata, mica no, pesino per i tanti avvocati (interni allo stesso Quarto settore) che, sempre a spese dei contribuenti, hanno frequentato fior fiore di corsi di aggiornamento

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“Per fare una gara d’appalto bisogna fare una gara d’appalto. L’amministrazione Annamaria Casini è impossibilitata ad amministrare la città per colpa dell’amministrazione Annamaria Casini – scrive Sbic sul suo profilo Facebook -, è per questo che chiediamo all’Amministrazione Annamaria Casini di smettere immediatamente di bloccare continuamente l’operato dell’amministrazione Annamaria Casini”.
Il post ironico sul social, promette il movimento politico, diventerà presto un’interrogazione, interpellanza, mozione, ma anche un eventuale ricorso alla magistratura contabile.
“Chiederemo come minoranza a questa amministrazione attiva di spiegare alla città i ritardi, le lungaggini, gli affidamenti ad esterni, gli uffici immobilizzati, ma soprattutto la ‘paura’ dei dirigenti sulla firma di qualsivoglia atto amministrativo”.
“È plausibile che gli uffici non riescano a rispondere con tempi certi alla cittadinanza?
È concepibile che funzionari di ogni ordine siano i giudici del sì e del no di un intera città?
È credibile che un comune penda dalle labbra dei suoi dirigenti?
È possibile che tutto dipenda davvero solo da uffici, dirigenti e funzionari?”
Forte delle settemila preferenze ottenute, dice Sbic, l’amministrazione prenda provvedimenti, primo fra tutti quelli di assumersi le responsabilità di scelte sbagliate, come sembra essere quella della nomina del segretario comunale, nomina fiduciaria.
“Con l’ennesimo affidamento diretto ad un esterno per svolgere la gara di appalto per l’affidamento del front e back office – conclude Sbic – l’amministrazione Casini dichiara a volto scoperto la propria incapacità, o forse impossibilità ad amministrare Sulmona”.

1 Commento su "Una gara per fare una gara, Sbic chiede l’intervento della Corte dei Conti"

  1. le esigenze degli interessi particolari prevalgono…regione,provincia,comuni tutti che chiedono consulenze,firmano accordi ecc,ecc,conla regione toscana,ovvie le ragioni,visibilita’
    per avere credito,fiducia, considerazione…nel riscuotere :prevista la controprestazione…
    benissimo avanti tutta,chiedere a tutte le Autorita’ di controllo la regolarita’,verificare,
    controllare,accertare le responsabilita’,la condotta,gli abusi,per le presunte violazioni
    Procura della Repubblica…. con azioni concrete si ottengono risultati,a chiacchiere nulla.

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