Il Riesame dice no, la mamma-spacciatrice resta in carcere

Resta in carcere Patrizia Ciccone, la quarantacinquenne di Sulmona arrestata la sera del 25 gennaio scorso dalla guardia di finanza dopo un’irruzione nella sua abitazione di via della Cona dove le fiamme gialle trovarono ben 175 grammi di cocaina.
Il tribunale del Riesame, infatti, ha rigettato ieri la richiesta di scarcerazione, ritenendo sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e la necessità della misura restrittiva, alla quale è sottoposta ormai da venti giorni.
Madre di cinque figli, centralinista saltuaria in un call center, Patrizia Ciccone nel corso dell’interrogatorio di garanzia si era detta disposta a collaborare con gli inquirenti che stanno indagando ad ampio raggio, cercando di definire il ruolo che eventualmente hanno avuto nello spaccio anche altre persone trovate in casa quella sera.
Il blitz era stato compiuto verso le otto di sera: dopo aver atteso l’uscita di una persona da casa (verosimilmente un cliente) i finanzieri fecero irruzione nell’abitazione con i cani antidroga: un blitz a colpo sicuro, seguito ad una serie di appostamenti e ad alcune informative di confidenti.
La droga era in parte addosso alla donna e in parte custodita in casa.
Nei prossimi giorni il legale della donna, Alessandro Tucci, presenterà una nuova richiesta di alleggerimento della misura cautelare al tribunale di Sulmona.

Commenta per primo! "Il Riesame dice no, la mamma-spacciatrice resta in carcere"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*