Il social-eating, esperimenti da “Pane Abruzzo e fantasia”

“Non bisogna mai aver paura dell’altro perché tu, rispetto all’altro, 
sei l’altro”, lo scriveva Andrea Camilleri e sarebbe il caso di fermarsi, solo un attimo, a rifletterci su. Sarà quello che avrà fatto pressappoco Giuliana Di Croce, proprietaria del locale “Pane, Abruzzo e fantasia” di Pacentro.

Nell'”arrosticineria” che propone pezzi d’Abruzzo, in chiave culinaria, ogni sera saranno lasciati liberi tre tavoli vuoti. Questi saranno occupati da coloro che vorranno cimentarsi nel social-eating, ossia ci si siede a condividere il cibo con gente che non si conosce.

Si tratta di “un modo nuovo di socializzare ed è fenomeno che si sta diffondendo sempre più – si spiega nella nota -. Nella pratica, si cena dividendo il tavolo con persone che non si conoscono a priori, l’obiettivo è quello di fare nuove conoscenze o semplicemente trascorrere una serata in modo diverso, ‘intavolando’ appunto, un discorso con persone estranee”.

Un punto di partenza, in sintesi, dal quale partire per sperimentare la scoperta dell’altro condividendo un momento, come quello del consumare i pasti, di fondamentale importanza non solo per il piacere in sé ma soprattutto per il significato che riveste ossia nutrirsi.

L’esperimento partirà da domani 20 luglio.

S. P.

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