Magliette dei tifosi non consone: lo “0-3 a tavolino” del Direttivo degli “Zingari”

Squalificato per delle magliette indossate dai propri amici. Nei fatti, il presidente dell’Associazione “Corsa degli Zingari”, Giuseppe De Chellis, conferma quanto riportato dalla nostra testata lo scorso lunedì: Andrea Mohamed è stato escluso dalla Corsa degli Zingari 2023 per le magliette indossate dai suoi amici, che riportavano la frase “In cima a lu Morrone con fratm o faraon”.

“Io e il Direttivo – scrive De Chellis – siamo rimasti sconcertati quando si è presentato circondato da amici che indossavano magliette che, seppur simpatiche e goliardiche, non erano coerenti con la nostra tradizione. Ci duole aggiungere che, di fronte ai ripetuti richiami, non tutte le maglie sono sparite e l’atteggiamento di alcuni di loro si è fatto via via più strafottente nei confronti del mio staff”. Eppure, a pagare, è stato soltanto Andrea che si è visto negare la partecipazione alla corsa. “Domenica – prosegue De Chellis – le maglie goliardiche non le indossava Andrea, è vero. Ma Andrea si è reso in comunque partecipe del gesto. I “supporter” sono arrivati a Pacentro con lui e tutti assieme camminavano per il centro con atteggiamenti più che normali a San Siro o all’Olimpico. Ma inammissibili durante la Corsa degli Zingari”.

Insomma, un problema di disciplina dei tifosi. Una sconfitta 0-3 a tavolino come accade nel calcio, inflitta non dal giudice sportivo ma dal direttivo pacentrano, che rimanda al mittente le accuse di estromissione dalla gara legate alla fede religiosa di Andrea.

“Ci tengo a sottolineare – continua De Chellis -, per bloccare immediatamente i leoni da tastiera che stanno già usando la storia personale di Andrea e la sua diversa religione per farne un caso mediatico additandoci come razzisti, che negli anni ’90 ricevettero una squalifica dei ragazzi Pacentrani che si tolsero le maglie da gara sotto il tricolore, per sventolarle come bandiere. Il gesto fu sanzionato dal Direttivo dell’epoca. Così come è accaduto anche a tanti altri Pacentrani per i motivi più svariati nel corso degli anni. Tra questi l’Ing. Andrea Giampietro, oggi nostro responsabile della sicurezza, sanzionato dal padre, all’epoca membro del Direttivo, e punito con severità come chiunque altro. Quanto accaduto domenica è un incidente di percorso che non pregiudicherà ad Andrea la partecipazione alla Corsa degli Zingari 2024 e a quelle successive. Non ci sto che si parli di razzismo, di privazione dei diritti e di scorrettezza”.

“Andrea – prosegue – l’ho sempre trattato come un figlio. E spero vivamente che ci si possa tornare ad abbracciare come prima. Ho apprezzato molto che sia rimasto a sostenere i compagni sul percorso. Non apprezzo, invece, che persone intorno a lui sporchino il nome della Corsa degli Zingari per due minuti di celebrità”.

Sulla presunta esclusione di alcuni ragazzi rumeni, De Chellis ha tenuto a ricordare che il regolamento prevedere l’iscrizione di 35 persone alla corsa, e in caso di un’alta richiesta la precedenza viene assegnata ai pacentrani.

“Circa dieci persone sono rimaste senza maglia – conclude -. Tra cui molti Pacentrani. Siamo stati quindi costretti ad alzare il tetto a 38 per assegnare 3 posti a “non Pacentrani”. Questo perché da noi sono e saranno sempre i benvenuti. A patto che capiscano che non stanno correndo una gara podistica convenzionale, ma si stanno rendendo protagonisti di una tradizione sacra. Ma, ripeto i posti riservati a loro sono limitati perché questo vuole la tradizione. Che, ricordo a chi non lo sa, è una tradizione religiosa plurisecolare. Una tra le più antiche d’Italia. Si può non essere d’accordo o meno con le sue regole, ma parlare di violazione dei diritti umani, pari opportunità e razzismo è fuori contesto e strumentale oltre che non rispondente al vero. Come già detto, siamo profondamente dispiaciuti che oggi, invece di fare festa, si cerchi un pretesto per “sporcare” Pacentro, i suoi abitanti e i suoi riti ultracentenari. Come Presidente dell’Associazione della Corsa degli Zingari mi riservo di agire per vie legali verso chiunque abbia offeso o offenda il buon nome della Corsa e della nostra Associazione con affermazioni che non trovano riscontro nei fatti accaduti”.

11 Commenti su "Magliette dei tifosi non consone: lo “0-3 a tavolino” del Direttivo degli “Zingari”"

  1. Quindi???

  2. Io posso essere d’accordo con il rispetto delle regole Presidente, ma se terzi avessero indossato magliette con la scritta forza Pacentro Lei e il Suo direttivo cosa avreste fatto? Non avreste fatto correre nessuno ? A mio modesto parere c’è stato un eccesso di rigidità del regolamento, ma nulla a che vedere con razzismo e cose varie, e fa bene a cautelare il nome dell’associazione nei luoghi consoni .
    Per il resto nulla questio al suo impegno e ai risultati che sta ottenendo

  3. Ma quale razzismo.a questi gli rode e basta!

  4. Il mondo all’incontrario | 5 Settembre 2023 at 17:20 | Rispondi

    Che querela per lesa maestà?! Ma per piacere

  5. Alea iacta est | 5 Settembre 2023 at 17:54 | Rispondi

    La frittata ormai è fatta!
    Si possono usare mille parole per cercare di giustificare l’accaduto… ma rimane il fatto che non sia piaciuto!
    O bisogna sempre accettare tutto quello che avviene senza porsi nessuna domanda?!?!?! (Chiedo per un amico)

  6. Sacro e profano | 5 Settembre 2023 at 18:02 | Rispondi

    Una cosa non mi è chiara,si parla di tradizione religiosa e poi per chi arriva primo spetta un premio in denaro?o mi sto sbagliando?grazie per le delucidazioni

  7. Leonedatatiera | 5 Settembre 2023 at 21:24 | Rispondi

    Sig.Geometra De Chellis è in grado di affermare e dimostrare che le squalifiche da Lei narrate derivavano da gesti non attribuibili direttamente al partecipante squalificato ma a persone a questi vicine come amici e parenti?

  8. Leonedatastiera | 5 Settembre 2023 at 21:29 | Rispondi

    Sig. Geometra De Chellis ci puo’ spiegare dove sta il senso offensivo di quella scritta sulla maglietta?
    Con mio fratello faraone in cima al Morrone. Dove sta l’offesa? Verso di chi?

  9. La cosa assurda è che alcuni se la prendono con il germe per aver raccontato l’episodio ….quando a farlo è’ stato anche il bravissimo Andrea D’Aurelio di onda tv ,una notizia degna di essere raccontata .
    Non capisco davvero chi cerca di addossare la colpa ai giornali per aver raccontato !

  10. Caro Presidente lateralmente alla Chiesa di Santa Maria Maggiore è apposto un cartello che dice che la corsa è un misto di sacro e profano…quindi la maglietta che non offende ne la Madonna ne tantomeno gli altri concorrenti o i Pacentrani quale articolo del Vs regolamento viola!? Sempre nel cartello ma in fondo c’è scritto che “oggi per gli zingari, rigorosamente Pacentrani etc”…. questo l’avete scritto voi in bella mostra di tutti….con questo voglio dire che è evidente la scusa di estromettere Andrea,che forse pensavate non avesse nessuno intorno a sostenerlo!..sorry ma avete toppato!..così volete aprire la manifestazione e renderla internazionale?..almeno abbiate la furbizia di correggere quel cartello ( “rigorosamente Pacentrani”)

  11. Presidente e associazione tutta forse vi è sfuggito o l’avete volutamente ignorato una ripresa video della corsa dello scorso anno in cui si vede chiaramente che una Vs. Paesana inveisce contro Andrea che in quel momento stava vincendo ( la signora in questione lavora in un noto supermercato di Sulmona)..come mai non avete squalificato il marito che stava partecipando alla corsa?!Andate a rivedere quelle immagini…parlate di eventi del passato di cui noi che sosteniamo Andrea da questa ingiustizia non abbiamo riscontri oggettivi, e vi sfuggono gli eventi più recenti?? Qualcuno dell’associazione era presente in quel momento sul tratto della salita!!..eravate distratti? Chiedete scusa in pubblica piazza ad Andrea per l’autogol che avete fatto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*