Impossibile chiudere il ponte: nuova variante per viale stazione Introdacqua

I lavori dovranno essere conclusi entro la fine di dicembre, pena la revoca di un finanziamento che, tra dimenticanze, inchieste della magistratura e progetti da rifare, va avanti dalla bellezza di diciassette anni.

Per dare seguito al ponte di viale stazione Introdacqua, al secolo il ponte di via Gorizia, i cui lavori sono ripartiti a giugno scorso, però, sarà necessaria ora una nuova variante. La chiusura al traffico del passaggio del Crocifisso per almeno quattro mesi, quanto sarebbe cioè necessario per “imbustare” l’attuale ponte con una struttura in ferro, infatti, è impensabile: la Tua, ad esempio, ha già detto che deviare su viale Europa i suoi bus è impossibile e che quindi, per collegare con il trasporto pubblico la Valle del Sagittario con Sulmona, sarebbe necessario deviare su Pettorano o su Campo di Fano. Senza contare i pendolari su auto proprie che andrebbero ad intasare un circuito non certo agevole che sbuca in via Arabona.

Così la settimana scorsa c’è stato l’ennesimo incontro tra il Comune e le ditte appaltatrici del milione di euro stanziato a suo tempo (e già “consumato” per la metà, con l’ultimo Sal deliberato qualche giorno fa), nel quale si è prospettato di proporre una nuova variante in modo da non dover chiudere il ponte di viale stazione Introdacqua. L’ipotesi è quella di allargare lo stesso ponte e lavorare in senso alternato sulle due corsie di marcia, in modo da non interrompere – ma solo strozzare – questa arteria vitale per i collegamenti. Ipotesi che ora dovrà essere tradotta in variante, probabilmente in un’estensione di appalto e che dovrà passare il vaglio del Genio civile. Con il rischio di sforare i tempi di consegna che più di una volta la Regione ha abbonato al Comune di Sulmona.

La storia, d’altronde, è vecchia: da quando cioè nel 2005 venne stanziato 1 milione di euro a favore del Comune di Sulmona per realizzare la metropolitana di superfice.

Soldi dimenticati, appunto, che undici anni fa la giunta Federico riesumò inventandosi un ponte improbabile tra via stazione Introdacqua e via Gorizia, passando e devastando Villa Orsini. Le carte le aveva quindi messe in regola il commissario prefettizio nel 2016, prevedendo l’attuale progetto con l’eliminazione del ponte su via Gorizia, l’imbustamento di quello di viale stazione Introdacqua, una strada parco che affacciasse su Villa Orsini senza trafiggerla e una rotatoria all’incrocio con via Cavate. I lavori, però, sono partiti solo dopo sei anni e, ora, di fatto si sono nuovamente fermati in attesa dell’ennesima variante.

3 Commenti su "Impossibile chiudere il ponte: nuova variante per viale stazione Introdacqua"

  1. Ca da fa tu ? | 5 Ottobre 2022 at 13:52 | Rispondi

    Perché ponte improbabile?
    Anche quello sul mare di D’Alfonso fu definito tale ed ora è l’attrazione della città, nonché un importante infrastruttura che unisce la città !
    Secondo il mio modesto parere è stata un’ occasione (l’ennesima) persa per realizzare un’opera utile per Sulmona

  2. Riuscire a realizzare qualcosa in questa città è praticamente impossibile..

  3. Non capisco perché non si possa dirottare il traffico su viale Europa …

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