Incendio a San Benedetto in Perillis innescato dai botti per il patrono. Denunciato 70enne di Pratola Peligna

A dare vita al rogo che lo scorso 6 giugno ha divorato 2.500 metri quadrati della pineta a San Benedetto in Perillis sarebbero stati i fuochi d’artificio. I botti utilizzati per la celebrazione della festa patronale della Madonna di Casaluce, avrebbero innescato l’incendio sul quale hanno indagato i carabinieri Forestali. Gli agenti dell’Arma hanno sporto denuncia alla Procura della Repubblica dell’Aquila nei confronti di un 70enne, di Pratola Peligna, per incendio colposo. I candelotti utilizzati per i fuochi sono stati sequestrati, ma l’uomo ha respinto le accuse.

Il 70enne, difeso dal legale Alessandro Margiotta, ha spiegato di essersi recato nel paese dell’aquilano ben cinque ore prima del divamparsi delle fiamme, spente solo in prima serata grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

Il sostituto procuratore dell’Aquila, Marco Maria Cellini, si era recato sul posto per un sopralluogo e per coordinare l’attività d’indagine, effettuata dai carabinieri del Nucleo “Parco” di Cansano e della Stazione di Navelli.

1 Commento su "Incendio a San Benedetto in Perillis innescato dai botti per il patrono. Denunciato 70enne di Pratola Peligna"

  1. Se non è questa la corruzione giudiziaria di cui si parla ?
    Questi incidenti sono sempre successi e molti li ricordano da piccoli, qualche incendio causato dai botti nelle feste, però succedeva che si accorreva a spegnere ed il fatto finiva li. Senza strascichi giudiziari per alimentare una macchina pubblica di impiegati nelle polizie e nei tribunali per dargli il pretesto di avere qualcosa da fare ed assecondarli quando a fine mese si prendono sinceramente lo stipendio che si sono doverosamente guadagnati senza che gli venga il dubbio che sia elemosina pubblica mascherata. Per quale finalità si dovrebbe aprire un procedimento penale simile? Per stabilire che ? Il fine più plausibile è che ci si possono guadagnare soldi che altrove si guadagnano lavorando seriamente. Poi un ultimo dubbio :In altre nazioni dove si svolgono un quarto dei procedimenti penali che si svolgono in Italia , si iniziano procedimenti per
    queste irrisorie motivazioni? E poi in quei tribunali si entra obbligatoriamente tutti 8n giacca e cravatta?

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