Incendio, l’ultimo assalto

Il serpente è domato, ma non è stato ancora schiacciato: questa mattina sul Morrone ci sono ancora pennacchi di fumo e code di incendio, nonostante la pioggia durante la notte. Tanto sul Colle delle Vacche quanto sul fronte verso Roccacasale.
La situazione, dicono però gli operatori, è sotto controllo e probabilmente in giornata si riuscirà a schiacciare la testa del serpente.
Sul posto ci sono tre cingolati dell’esercito che stanno lavorando all’apertura della terza tagliafuoco a nord di Roccacasale: mastini di montagna che operano a cinquanta metri l’uno dall’altro, riuscendo a radere al suolo la vegetazione e togliere combustibile alle fiamme. E poi gli uomini a terra, gli alpini, i vigili del fuoco e una quarantina di volontari, che la loro domenica hanno deciso di passarla a mettere in sicurezza la montagna.
C’è anche un Canadair a disposizione, nel caso fosse necessario, dice un comunicato del Com, che dà per rientrato il pericolo di ripresa a Secinaro e che spiega che sul fronte di Roccacasale sono stati portati dall’elicottero questa mattina venti operatori dei figli del fuoco.
A due settimane esatte dall’innesco sul Morrone, si può insomma stare più tranquilli, per quanto gli occhi, guardando il monte arso, possano permetterlo.
Stanno rientrando secondo il Com anche i livelli di inquinamento dell’aria che, comunque, non sarebbero mai stati a livelli preoccupanti. In caso di fumo, raccomandano però i soccorsi, tenere chiuse le finestre e lavare bene frutta e verdura.
Finita la guerra, ora, si dovrà pensare alla ricostruzione, a mettere in sicurezza i centri abitati minacciati da slavine e frane e da quel fiume di cenere e carbone che una volta erano alberi e vegetazione verde.

5 Commenti su "Incendio, l’ultimo assalto"

  1. L’ultimo assalto, di solito è alla baionetta,qui si fa con un solo canadair e con un elicottero con “secchiello” di rincalzo. Sin dalle prime luci dell’alba dal mio osservatorio privilegiato,notavo che qualcosa non andava e che forse dei focolai erano ancora attivi,nonostante la pioggia ed i bombardamenti aerei dei Canadair. Sapete, è difficile poter discernere quello che succede in quota al mattino, capire se è nebbia quella che si alza dal focolaio ritenuto spento, oppure è fumo per presenza di fuoco che arde. Anche questa mattina 4-9, la stessa cosa, ma ancora si è visto nessuno a controllare. Mi riferisco ad elicotteri che passino per verificare lo stato dell’arte. Questa insolita calura estiva ha riversato nel sottobosco una quantità di resina,caduta dallo gemizio dei pini, che è difficile da spegnere,per cui non bisogna demordere nelle verifiche. In conclusione ,il rogo gigantesco non c’è più,dopo giorni e giorni di lotta impari tra l’uomo ed il fuoco. L’uomo ,mi è sembrato, privo di mezzi e di organizzazione,a mio sommesso parere. Può darsi che mi sbagli, ma i fatti sono quelli che sono. Un immenso patrimonio boschivo andato letteralmente in fumo. A bocce ferme ,cominciano i piagnistei da parte delle persone che contano ed hanno posti di responsabilità. La prima che munge latte ad ettolitri è la Pezzopane che promette mare e monti, in fatto di mezzi, controlli ed organizzazione. Per quanto mi riguarda,farebbe bene a mettersi a capo dei cariolanti e portare in valle una bella sfilata di carriole, che sa fare benissimo. Anche la Pelino promette impegno. Tutti promettono e la regione Abruzzo,promette un bel cantiere o multipli cantieri di rimboschimento con tanti cittadini intervistati che ripetono a pappagallo,”sì ci vuole proprio un bel rimboschimento”. Per poi darlo di nuovo in pasto ai piromani,cosa ineludibile. Resta il fatto che per smuovere un po’ le acque c’è bisogno sempre della tragedia. Come dire, crollano i cavalcavia delle autostrade e fanno morti ed ecco che ci si sveglia e si vanno a revisionare, fa il terremoto con morti e distruzione e si vanno finalmente a controllare i fabbricati e le scuole per vedere se sono a norma dopo anni di incuria, succedono le alluvioni e massacrano interi quartieri e si studiano metodi per arginare la furia delle acque…insomma il sonnacchioso ed inesistente sistema di controllo, si sveglia solo dopo la tragedia dal soporoso sonno di Aligi. Altro che la tanto decantata prevenzione! Promettono e non mantengono. Il dramma è che il popolo bue continua a votare certi personaggi, sempre quelli e poi si lamenta se succedono certe tragedie. E’ difficile capirci qualcosa, un mistero, proprio un mistero. Nessuno potrebbe capire come sia strutturato il cervello umano e quanti neuroni pensanti alberga il cranio individuale delle tante persone.

  2. 4-9 c.m Ancora residui di incendio sulla dorsale morronese di colle vacche. Dunque quel velo diafano che si vedeva stamane era dovuto a piccoli incendi residui. Tre canadair ed un elicottero ce la stanno mettendo tutta dalle ore 8:30 circa. Ora siamo alle 14:43, ma ancora ci sono due fumarole, segno che l’incendio non demorde.(Ma c’azzeccano, quando lanciano H2O?). Spero che ce la facciano a spegnerlo definitivamente, perché se si avvia quello in mezzo alla macchia, si porterà via questa notte un altro pezzo di pineta. Certo che a ben guardare quello che è capitato al Morrone, dà l’idea che un immaginario barbiere l’abbia tosato a zero, creando nel contesto intere macchie nere, di alopecia boschiva. Però possiamo consolarci,qualcuno ha promesso che a breve ci sarà il rimboschimento . 20 anni per completarlo e 30 per vederne qualche risultato in alberi adulti. Sono 50 anni,quando molti di noi saranno da lunga pezza trapassati o quanto meno “andati avanti” come dicono gli alpini. Cosa fatta capo ha, disse un tale.

  3. 5-9 ore 13:30. Sono con oggi tre giorni che Canadair ed elicotteri lottano strenuamente con tre -quattro “focolarini” che alzano il loro pennacchietto di fumo intorno alla parte latero-superiore sn del Colle Vacche. Ettolitri di acqua gettata in volo ,che a me che guardo a distanza sembra che sbaglino il bersaglio. Sarà una mia impressione, la quale è avallata dal fatto che i pennacchi insistono,come quelli sul cappello da parata dei carabinieri e non si spengono. Hic manebimus optime! Ma perché,dico io non ci mandano i superalpini con piccone e badile a gettare terra per soffocare il fuoco che arde a terra. A meno che non se ne siano andati “armi” e zaino. Oppure cambiate acqua,forse quella in uso non spegne bene. Del resto, i tanti produttori di H2O minerale non invitano a cambiare,tra le molte in commercio? Minerale,oligominerale,superminerale,antilitiasica come la Fiuggi. Trovate l’acqua adatta per favore a spegnere una volta per sempre i “focolarini”,nessun riferimento alla famosa congrega. Basta con quel ronzio che ci sovrasta degli elicotteri e dei Canadair,non è possibile che stiamo ancora qua a menarcela. Fate centro, per favore. E mandateci le truppe a terra, ora si possono addentrare in quella foresta,altrimenti cosa stanno a fare?

  4. bene,dimentica che i “voli” sono privati,pagati dai contribuenti,i militari,volontari ecc,pure,costano molto meno quindi per il rigore di spesa meglio i mezzi aerei…lo scandalo canadair,spadaccini,manoppello,toto,protezione civile,sorem,avianord,dromader,ecc,ecc non ha insegnato nulla,anzi si continua nel saccheggio dei beni pubblici….volare cantava un famoso signore.

  5. Settembre 6-9 anno domini 2017. C.V.D. E così “il focolarino” appena fumante,questa mattina appare in tutta la sua gloria. Un pennacchione di fumo,che lascia pensare all’incendio che riprende vitalità,si alza da vicino la vetta del Morrone a latere del Colle Vacche,in territorio Roccacasale, ad ore 10. E’ da sabato scorso che Canadair ed elicotteri combattono con piccoli focolai residuali,ma non ce l’hanno fatta a spegnerli tutti. Questa mattina si ricomincia,staremo a vedere. Questa volta penso che potrei andarci anche io a dirigere le operazioni.Tanto cosa cambierebbe? Mi astengo dal fare commenti per carità della nostra tanto bistrattata patria. Ma esiste ancora una nostra patria?

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