Interdizione revocata, il Riesame riabilita la funzionaria Asl

Non sussistono i gravi indizi di colpevolezza, e per questo motivo il Tribunale del Riesame ha revocato la misura interdittiva dal lavoro a carico di Michela D’Amico, funzionaria Asl indiziata per turbata libertà degli incanti in un appalto dal valore di un milione e mezzo di euro. D’Amico, che a causa dell’inchiesta ha rassegnato le dimissioni da assessore nel Comune di Castel di Sangro, è finita tra gli indiziati per un bando sull’approvvigionamento di neurostimolatori chiesti dal dirigente UOSD si Chirurgia Vascolare dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il Riesame ha confermato che non risultano contatti diretti tra la D’Amico e l’azienda che sarebbe stata favorita dal bando (la Medtronic).

Il bando contestato prevedeva solo un accordo quadro e che, in ogni caso, non si sarebbe pervenuti ad aggiudicazione in caso di presentazione di un’unica offerta. Inoltre, secondo il Riesame, non vi è sussistenza di esigenze cautelari per la D’Amico: i fatti contestati risalgono al 2022 e l’indagata sta fruendo dei giorni di ferie arretrati, in attesa del pensionamento fissato per il primo gennaio 2024.

Secondo il Riesame, il GIP “ha ritenuto che il coinvolgimento della D’Amico nell’accordo collusivo volto a favorire Medtronic potesse desumersi dalla sottoscrizione del bando come RUP”, oltre alle mail e i tabulati telefonici.

“Va dato atto che l’indagata rivestisse i panni di RUP – scrive il Riesame – e che come tale abbia sottoscritto la delibera di pubblicazione del bando. Tuttavia, gli elementi addotti non sembrano idonei a provare la consapevole partecipazione della D’Amico all’accordo collusivo”. In particolare, dalle mail e dai tabulati non emerge mai con chiarezza il suo personale coinvolgimento per cucire il bando addosso alla Medtronic; né che l’indagata abbia avuto contatti diretti o illegittimi con l’azienda. Inoltre, il Riesame aggiunge che il RUP ha funzione di supervisione, senza possibilità di entrare nelle scelte amministrtive.

La D’Amico è finita nella tempesta giudiziaria assieme al dirigente medico Gennaro Bafile e al funzionario estensore della gara, Carlo Fruttaldo. Due co-indagati che, come scrive il riesame “avevano contatti con Medtronic, ma non tali da far pensare che la D’Amico ne fosse a conoscenza”.

3 Commenti su "Interdizione revocata, il Riesame riabilita la funzionaria Asl"

  1. Intanto l’hanno messa sulla gogna….

  2. Vabbè, vogliono ridare l’autostrada a Toto che gli appalti non li fa manco per il caxxio, e si affida le manutenzioni direttamente alla impresa sua,senza mercato e con i prezzi che si applica a discrezione sua per i lavori di manutenzione che scrive di fare sulle carte, TANTO POI LI PAGANO GLI ABRUZZESI CON I PEDAGGI, E PUÒ RIPORTARE COME UN CANE,UNA PERCENTUALE AL MINISTERO CHE SE LA INCASSA, Figuriamoci se non mettevano fuori questa sventurata che per uno stesso reato così commesso in altra nazione europea od in USA sarebbe stata condannata per direttissima ad una decina di anni di carcere, senza sconti… I Tribunali italiani indistintamente sono tutti Favelas di poveracci. Con questa corruzione non si può andare avanti..

    • Mi pare chiara la determinazione del giudice. La sua e’ una affermazione forcaioka e giustizialista ovviamente… immagino… per gli altri…

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