ITG “Morandi”, effetto ritorno: formata una classe prima con l’organico di diritto

Il teodolite è tornato di moda, in Italia e, soprattutto, a Sulmona. L’ITG “Morandi”, dopo anni, torna a segnare numeri per la formazione di una classe con l’organico di diritto, ossia determinato tenendo conto delle classi autorizzate sulla base del numero degli alunni iscritti. Saranno almeno 13 gli studenti che il prossimo settembre formeranno la sezione I CAT sulmonese. Il numero dei preiscritti al corso Costruzioni, Ambiente e Territorio, è destinato ad aumentare da qui agli esami per la licenza media. I conti tornano, nonostante la forte sofferenza di tutte le scuole abruzzesi, che il prossimo anno scolastico perderanno circa tremila studenti. Ecco perché, il caso del “Morandi” risulta in controtendenza con l’emorragia di alunni che la regione patisce.

Ad invogliare i futuri studenti ad intraprendere gli studi da geometra ha contribuito anche il ritorno della scuola a Sulmona. Dopo un biennio di rodaggio, ora si raccolgono i frutti del rientro nella città di appartenenza. I sette anni da ospiti nella sede dell’ITI di Pratola Peligna hanno inciso sulle iscrizioni di un corso che già a livello nazionale fatica a racimolare alunni. E invece quest’anno il vento spira in direzione opposta. Le conferme arrivano sia a livello territoriale (anche al “Liberatore” di Castel di Sangro si è riformata una sezione CAT) sia a livello nazionale, con un dato che passa dall’1,9% di iscritti dello scorso anno al 2,03%. Il prossimo passo sarà il ritorno in sede, quella in via Virginia D’Andrea, per la quale le tempistiche sembrerebbero ancora lunghe.

In generale l’intero polo scientifico-tecnologico “Fermi” registra una crescita nelle iscrizioni (235) per l’anno scolastico 2024/25. Oltre in venti hanno scelto il corso ITE, mentre il liceo scientifico “Enrico Fermi” compone sei nuove classi prime. Di queste, tre di scienze applicate, una skill class, un corso tradizionale e una sezione di indirizzo quadriennale. Salvata dunque la lingua latina, che verrà studiata in due sezioni (skill class e tradizionale, appunto), mentre un netto aumento di iscritti si regista per il liceo “breve”, con 18 iscritti. Un dato in cresita, dopo un calo avvenuto negli ultimi anni del corso, istituito dal 2018, con il Fermi tra le prime 92 scuole d’Italia ad adottare la sperimentazione quadriennale.

Un’ottantina gli alunni che hanno scelto l’ITI “Da Vinci”, con quattro classi prime che si sono formate con l’organico di diritto. Di queste due sono di indirizzo Meccanica, una elettronica e la quarta chimica.

10 Commenti su "ITG “Morandi”, effetto ritorno: formata una classe prima con l’organico di diritto"

  1. Piccoli segnali positivi per la nostra città.

  2. Tre classi di scienze applicate, una skill class, un solo corso tradizionale. Perché si continua a chiamare liceo scientifico? Mi sembra sia tutt’altra cosa in quanto non fornisce più un minimo di cultura classica.

  3. Una buona notizia.

  4. E l’Iti? Dimenticanza o ?

  5. Una bellissima notizia !
    Una risposta concreta a coloro che hanno fatto di tutto per far sparire questo istituto.
    Queste sono,ahimè,le ultime risorse per Sulmona ecco perché stanno facendo di tutto per non riaprire la vecchia sede.
    Spero che le cose cambiano e che i sulmonesi si svegliano e non pensino solo agli orari della Ztl e a togliere il parcheggio all’anello di piazza Garibaldi

  6. Mercati in fiera le scuole. Questo sono diventate. i Ragazzi filetti da macello da comprare con le famiglie annesse. Il Classico resta per fortuna una cosa vera e certa.

  7. La scuola si sceglie con il cuore | 30 Marzo 2024 at 10:21 | Rispondi

    Complimenti ai ragazzi che hanno scelto la scuola con passione. Ormai sono tutti omologati e non si sceglie per le proprie attitudini ma semplicemente perché fa tendenza.

  8. Buona notizia | 31 Marzo 2024 at 06:32 | Rispondi

    Una città senza scuole è destinata a morire. Se mancano i servizi e si distrugge L’indotto, come si pensa di ripopolare le zone interne ? Bisogna non darsi depredare di quel poco rimasto, altrimenti non varrà più la pena vivere in un piccolo centro …

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