La Regione vola basso: all’aeroporto dimezzati i fondi

E’ un volo a “bassa quota” quello della Regione nel suo aeroporto, tanto da farlo classificare negli ultimi gradini in Italia in quanto ad investimenti: 881mila euro appena quest’anno, rispetto ai 2 milioni di euro dell’anno scorso. Lo dice l’Autorità di regolazione dei trasporti, mettendo fine alla querelle politica sugli investimenti fatti dal governo Marsilio sullo scalo abruzzese. Lo stesso presidente Saga, dice la CNA, d’altronde, ha dovuto ammettere che i fondi per l’aeroporto Liberi sono diminuiti quest’anno.

“Insomma il solo ed unico azionista della Saga, la Regione, anziché potenziarne la capacità di investimenti, pensa bene di ridurre le risorse a sua disposizione. Forse perché si è preferito, tanto per fare un esempio, finanziare ritiri di società calcistiche – denuncia il direttore di CNA Abruzzo, Graziano Di Costanzo -. Per sua natura lo scalo rappresenta per il nostro territorio una risorsa unica nel sistema della mobilità: strategica non solo per lo sviluppo turistico, ma anche per il sistema economico nel suo complesso e la mobilità delle persone. Nonostante i dati positivi registrati tra gennaio ed agosto di quest’anno, che vanno indubbiamente sottolineati, sono tante le criticità che vanno affrontate e risolte, pena la perdita progressiva di peso per lo scalo: l’assenza della figura strategica del direttore generale, l’annunciata riduzione dei collegamenti da parte di Ryanair – in gran parte ascrivibile alle scelte del governo contro i vettori low cost – la cancellazione del collegamento da e per Milano di Ita, solo per citare i principali dossier. Senza trascurare i problemi strategici legati al ruolo dell’aeroporto nell’area del medio Adriatico e del centro Italia”

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