La rete del turismo attraverso un unico percorso, tra avventura e cultura

Non manca molto per mettere definitivamente a punto il “Percorso avventura e cultura nel Parco Nazionale della Majella” che metterà, turisticamente parlando, in rete i comuni di Campo Di Giove, Cansano, Pacentro e Pettorano, paesi geograficamente e ideologicamente vicini, tra gli ultimi beneficiari di un sostanzioso finanziamento della Comunità Montana.

Seicentomila euro serviti per migliorare vecchi impianti e costruire nuove attrazioni a forte valenza turistica o sportiva in ognuno di questi borghi, a partire da Campo Di Giove, comune capofila dell’intero progetto. Qui mancano solo i collaudi al nuovo parco avventura che aprirà i battenti la prossima primavera, e che dal paese conduce al di fuori del borgo attraverso percorsi adrenalinici e sospesi tra le pinete del Parco.

Poi c’è Cansano dove con parte del fondo è stata messa su una parete di arrampicata sportiva, l’idea è un pò la stessa che guida la scelta della vicina Campo Di Giove: offrire ulteriori attrattività ai viaggiatori amanti della natura. Pacentro, tra l’altro pronta all’avvio dei lavori sulla zip-line, ha deciso di dirottare le sue risorse per la sistemazione della chiesa di Sant’Alberto; mentre Pettorano ha puntato sul campo sportivo, soggetto a diversi interventi.

Il bello e l’utile dell’intero progetto è che si parla di un unico percorso che unisce, attraverso dei sentieri, i quattro comuni della Valle Peligna. “Buona parte sono già esistenti- spiega il vicesindaco di Campo Di Giove, Stefano Di Mascio-, bisognerà solo ripulirli e aprire qualche piccolo tratto”. Comuni uniti anche dalla ferrata della Transiberiana, come Pettorano e Campo Di Giove dove, tra le altre cose, l’ingresso del parco avventura è situato proprio nei pressi della stazione facendone così un’attrazione importante anche per i viaggiatori dei treni storici.

Con questo progetto forse, ma forse, inizia ad intravedersi un nuovo spirito di collaborazione che in un settore come il turismo, in cui l’integrazione dei servizi è un tassello fondamentale, potrebbe rappresentare un nuovo esempio per il resto della Valle Peligna e del territorio.

Simona Pace

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