La scala infinita

E’ stato un cavallo di battaglia durante le ultime amministrative di maggio, ma per la scalinata della piazza principale di Introdacqua bisognerà ancora attendere. L’iter per la sua ristrutturazione, dopo diverse peripezie, ha trovato infatti davanti un altro ostacolo, ovvero il Decreto sblocca cantieri che sta cambiando (il provvedimento è in via di conversione) le regole degli appalti pubblici e che per questo ha per il momento congelato e in parte annullato tutto il lungo iter seguito finora.

Una strada molto lunga, perché quello scandalo di travi ed erbacce che campeggia nella piazza di Introdacqua è lì da dieci anni, colpito dal terremoto e aggravato con la nevicata del 2012 che ha causato infiltrazioni d’acqua nel sottoscala tanto da renderlo inaccessibile: un pessimo biglietto da visita per il paese e un pessimo servizio alla collettività, visto che sotto la scalinata si trovano, inagibili, gli unici bagni pubblici del paese.

Il neo sindaco Cristian Colasante è convinto che l’opera sia in dirittura d’arrivo, ma in realtà così non è. L’appalto per la sua ristrutturazione, finanziato con un mutuo acceso alla Cassa di depositi e prestiti di 320mila euro, infatti è al momento sospeso.

Dopo essere stato a lungo nei cassetti della Centrale unica di committenza di Bugnara, infatti, l’opera è passata in quelli della Cuc delle Terre dei Peligni. Qui, ora, però, è tutto fermo: “Il nuovo Decreto – spiega il responsabile Franco Raulli – introduce delle novità importanti negli appalti, per cui attendiamo la sua conversione per capire in che modo procedere”.

E’ probabile, ad esempio, che l’avviso fatto alle quindici ditte per fare un’offerta sia da annullare, perché, secondo le nuove normative, la soglia per ricorrere ad una gara e non ad un avviso ad inviti si abbassa da 500mila a 200mila. Dunque sarà probabilmente necessaria una gara d’appalto vera e propria e, tra l’altro, da fare con un sistema premiante diverso. Sempre secondo le novità previste nello Sblocca cantieri, infatti, l’offerta dovrà essere a ribasso e non economicamente più conveniente, il che vuol dire che non saranno più considerate le opere accessorie per calcolare il punteggio, ma semplicemente il prezzo più basso.

Un particolare che potrebbe far sparire, ad esempio, il parco gioco per ragazzi che era previsto in piazza o le migliorie ai servizi igienici che devono essere ripristinati.

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