L’Abruzzo che brucia, i Cinque Stelle chiedono le dimissioni di D’Alfonso

L’Abruzzo che brucia, l’Abruzzo in emergenza, l’Abruzzo con all’attivo almeno una decina di roghi ed una gestione inesistente. La denuncia parte dalla consigliera regionale Cinque Stelle, Sara Marcozzi, che chiede le dimissioni del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso. “A distanza di nove giorni dal primo incendio sul Morrone non è più possibile restare zitti- dichiara Marcozzi- . L’Abruzzo è una delle tante regioni che sta subendo l’emergenza incendi, a luglio andò in fumo il Parco Nazionale del Vesuvio in Campania e in queste ore sono centinaia i fronti aperti su tutto il territorio nazionale. Siamo di fronte all’ennesima emergenza. Il Paese è ormai incapace di fare prevenzione e, cosa ancor di sconcertante, è anche impreparato a gestire l’emergenza”.

Sul “banco degli imputati” torna insistente lo scioglimento della forestale con il suo carico di confusione circa competenze, mezzi e risorse “a tutto vantaggio dei malintenzionati, indebolendo peraltro il servizio anti-roghi- incalza la grillina-. Una riforma pasticciata che ha delegato ai Vigili del Fuoco l’esclusiva competenza sullo spegnimento degli incendi, un tempo assicurata anche dal Corpo Forestale”. Il dividersi mezzi e uomini tra vari corpi non è stata proprio una formula vincente, se ne è parlato anche stamattina al Parco Nazionale della Majella durante la conferenza stampa di presentazione di un nuovo piano di sorveglianza del territorio attraverso i droni. Insomma i vigili del fuoco con alte competenze nello spegnimento delle fiamme sembrano non riuscire a farne fronte in montagna, servizio per il quale sarebbe indispensabile l’esperienza della forestale che conosce palmo a palmo i territori.

A questo si aggiunge il lento “smantellamento di fatto” della protezione civile a seguito della gestione Bertolaso. “Una rete un tempo efficiente e invidiata da tutto il mondo è stata svuotata dal proprio interno e oggi riesce a mantenere un livello insufficiente di intervento- prosegue Marcozzi-, per lo più garantito dall’impegno di migliaia di volontari”. Lo dimostra per certi versi la flotta antincendio che con i suoi  16 canadair, 4 elicotteri Erickson S64F e 8 elicotteri provenienti dal Corpo dei Vigili del fuoco di fatto non è riuscita a far fronte alle emergenze sul territorio. A livello regionale la situazione non è da meno. A differenza di altre regioni che hanno investito cospicue risorse per i programmi antincendio- aggiunge la consigliera-, la Regione Abruzzo è riuscita a stipulare una sola convenzione, peraltro con notevole ritardo, per la disponibilità di un solo elicottero”. E mettici poi “la cattiva gestione del patrimonio boschivo”, l’abbandono delle aree interne, la scarsa manutenzione e l’assenza di diverse viali taglia fuoco. Poi c’è la prevenzione intesa come sorveglianza, anch’essa carente per la Marcozzi

“Programmazione, prevenzione e visione” sarebbe la formula magica dei Cinque Stelle, ciò che non avrebbe fatto il Pd in questi cinque anni. “Sono stanca di assistere al continuo scarica-barile della politica. Chi è al governo dei diversi livelli istituzionali faccia il proprio dovere, e se possibile, lo faccia prima del verificarsi di determinati eventi. Le criticità e le relative soluzioni sono ampiamente conosciute, il PD in questi anni ha sonoramente fallito, prenda atto dei pessimi risultati e rassegni le dimissioni”.

 

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