L’Abruzzo ha la sua nuova rete ospedaliera: progetto di legge approvato all’unanimità

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità dei presenti in Aula il progetto di legge “Reingegnerizzazione della governance sanitaria – rete ospedaliera”. Nel documento sono inseriti: la programmazione dei posti letto, la classificazione degli ospedali, la rete per l’emergenza – urgenza, le reti tempo – dipendenti, la rete per la neonatologia e i punti nascita, le reti per patologia, la rete di terapia del dolore, la rete dell’emergenza-urgenza territoriale, la continuità ospedale- territorio, l’ospedalità privata ed infine un focus per i presidi ospedalieri in deroga o riqualificati.

Tra le novità principali (rispetto alla precedente programmazione del 2016, adottata con decreto commissariale e dunque mai assentita dai tavoli tecnici ministeriali) spiccano la riclassificazione del presidio di Sulmona quale Dea di primo livello con il mantenimento del punto nascita, per il quale sarà attivato un progetto sperimentale (da sottoporre alla valutazione del Comitato Percorso Nascita nazionale); quella dei nosocomi di Ortona, Penne e Popoli in ospedali di base sede di pronto soccorso; la classificazione dei Presidi medici h24 di Tagliacozzo, Pescina e Guardiagrele in stabilimenti ospedalieri rispettivamente degli ospedali di Avezzano, L’Aquila e Chieti, in cui ubicare specifici reparti specialistici; il riconoscimento al presidio di Atessa della funzione di ospedale di area disagiata

Tra i punti principali della nuova programmazione è prevista la classificazione dei Presidi Ospedalieri. Saranno 8 i presidi Ospedalieri di I livello, ossia quelli dell’Aquila, di Avezzano, di Sulmona, di Chieti, di Lanciano, di Vasto, di Pescara, di Teramo. I 6 Presidi Ospedalieri di base saranno quelli di Ortona, di Popoli, di Penne, di Atri, di Giulianova e di S. Omero.

(foto pimadanoi.it)

I Presidi Ospedalieri in zone particolarmente disagiate, sede di Pronto Soccorso saranno quelle di Castel di Sangro e di Atessa. Qualifica di DEA di II livello nell’ambito delle Reti tempo-dipendenti per il San Salvatore dell’Aquila (Rete Stroke Rete Politrauma/Trauma maggiore); il SS. Annunziata di Chieti (Rete Emergenze Cardiologiche); l’ospedale Spirito Santo di Pescara (Rete Stroke Rete Politrauma/Trauma maggiore) e il nosocomio Mazzini di Teramo (Rete Emergenze Cardiologiche).

Sono identificate, inoltre, due Centrali operative 118, di cui una localizzata nell’Ospedale Civile S. Salvatore dell’Aquila e l’altra nell’area metropolitana Chieti-Pescara.

Precedentemente è stato approvato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Febbo, Verrecchia, D’Incecco, Montepara, D’Addazio, Cipolletti del vicepresidente Santangelo, del presidente Sospiri, del sottosegretario D’Annuntiis e dell’assessore Quaglieri. Il documento impegna il Presidente della Giunta Regionale e la Giunta a farsi parte attiva presso il Ministro della Salute per chiedere la modifica del D.M. 2 aprile 2015, n. 70, affinché sia adeguato tenendo conto delle caratteristiche orografiche e sociali di territori fragili, come quelli presenti in gran parte nella Regione Abruzzo. Per questo motivo è previsto il miglioramento di alcuni percorsi specialistici al fine di valorizzare al meglio i presidi ospedalieri minori. La Regione valuterà di mantenere attivi i posti letto ospedalieri presso lo Stabilimento di Guardiagrele.

L’atto, inoltre prevede, in virtù della riapertura della Scuola di Specializzazione in Pediatria a L’Aquila, il potenziamento della struttura di Pediatria rendendola complessa in analogia alla Clinica Pediatrica dell’Università di Chieti. Si valuterà il potenziamento di radioterapia oncologica del Presidio Ospedaliero di Pescara ed è previsto l’accorpamento dell’Unità complessa di Rianimazione e Anestesia dell’Ospedale SS. Annunziata di Chieti, come già fatto per l’Aquila.

L’atto impegna la Giunta a potenziare, presso l’Ospedale Mazzini di Teramo, l’Unità complessa Vascolare e Interventistica e ivi prevedere una UOS di terapia intensiva neonatale. Inoltre, si prevede di accorpare la Terapia del Dolore a Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale dell’Aquila così come nel nosocomio di Avezzano e Sulmona. E’ previsto l’UOC presso il nosocomio di Tagliacozzo per la Riabilitazione Cardiologia. L’atto prevede anche di unificare l’Ospedale di Avezzano e gli stabilimenti di Tagliacozzo e Pescina in una entità denominata “Ospedale dei Marsi”, ma senza modificare la rete Ospedaliera con i servizi, le strutture e le unità operative già previste. Infatti, si vuole dare continuità al servizio di emodinamica presso il presidio ospedaliero di Avezzano a servizio del territorio Marsicano, oltre a quello Peligno e dell’alto Sangro, al fine di garantire i giusti tempi di intervento per le patologie trattate, per le cosiddette patologie “tempo dipendenti”; inserire tutte le attività inerenti il paziente affetto da patologia renale cronica, in tutti i setting assistenziali previsti dai Pdta (ricoverati e domiciliati), nelle linee guida emanate dalla Regione per la redazione degli atti aziendali.

“L’approvazione da parte del Consiglio regionale della nuova rete ospedaliera rappresenta un momento storico per la sanità abruzzese, che per la prima volta (e sottolineo per la prima volta) dispone di uno strumento di programmazione che ha superato tutti i passaggi ministeriali, a dimostrazione del grande lavoro che è stato portato avanti dal nostro governo regionale”. Lo sottolinea l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, a margine del via libera al documento di reingegnerizzazione dell’assistenza ospedaliera.

“Un periodo – aggiunge la Verì – che non è trascorso a vuoto, ma durante il quale abbiamo portato avanti un confronto serrato sia con i ministeri, sia con i tavoli tecnici, attraversando due diversi governi, due diversi ministri della salute e due diversi ministri delle finanze. Abbiamo sempre difeso con convinzione le istanze della nostra regione, perché non è stato semplice calare in una realtà come quella abruzzese (che, lo ribadisco ancora una volta, ha gli stessi abitanti del Comune di Milano, ma sparsi su un territorio 100 volte più esteso e in gran parte montuoso) i rigidi parametri previsti dalla normativa nazionale. Ci siamo riusciti e credo che questa rete abbia anche un altro merito: quello di aver aperto una riflessione proprio su questo tema e cioè l’applicazione degli standard del DM70 nelle regioni più piccole e meno densamente popolate, del quale potranno beneficiare anche altri territori del Paese”.

Con la rete ospedaliera si completano gli atti di programmazione sanitaria adottati dall’attuale governo regionale di centrodestra: rete territoriale e piano operativo, infatti, sono stati approvati già da tempo. E si vanno ad aggiungere agli altri provvedimenti collaterali, come il piano oncologico, la rete delle malattie rare o quella diabetologica.

1 Commento su "L’Abruzzo ha la sua nuova rete ospedaliera: progetto di legge approvato all’unanimità"

  1. Per l’ospedale di Sulmona si è forse ritornati ne più ne meno alla situazione del 2015 (decreto Lorenzin), ma credo molto meno, aggravato da problemi di personale e gestione servizi ai pazienti, quindi problemi acuiti e incancreniti a cui non si vede soluzione dalla Regione e tanto meno dalla ASL.

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