L’accidia divora il Cogesa: debiti milionari e rischio default per molti Comuni

Come se nulla fosse accaduto, nulla accade. In una sorta di accidia indegna di chi è stato chiamato e votato per amministrare, per curare gli interessi dei cittadini. A Cogesa i sindaci, la maggioranza di loro, presente quando si trattava di distribuire le poltrone per la governance, non si sono presentati ieri alla riunione del controllo analogo convocata per capire come muoversi, che fare, se è ancora possibile salvare la società, ma anche e soprattutto quali sono le prospettive per le casse pubbliche, quelle dei Comuni, in vista di un bilancio consuntivo della partecipata che si preannuncia con un altro buco spaventoso: 1,7 milioni di euro nel preconsuntivo aggiornato che, si dice, potrebbe arrivare anche a 2,3/2,5 milioni di euro quando la settimana prossima, bontà sua, il Cda (assente ieri, nonostante invitato a relazionare) dovrebbe presentare ai soci il documento contabile.

Una voragine che potrebbe portare molti Comuni al default e che già a partire dal bilancio 2024 li porterà a dover accantonare cifre da capogiro che toglieranno servizi, manutenzione e sfizi vari. Dimenticarsi dei cartelloni invernali ed estivi, per intendersi, del decoro urbano e delle opere pubbliche: la prospettiva è quella di lacrime e sangue, se va bene, o del default per i centri più piccoli che non hanno certo la capacità di ammortizzare, anche volendo, le cifre richieste. Perché la Corte dei Conti nella delibera inviata alla Procura l’altro giorno è stata chiara: il debito andrà ripartito e accantonato non a copertura della propria quota capitale, ma in proporzione alla cifra complessiva del debito e alle quote detenute. Per fare qualche esempio: Sulmona, che detiene il 16% circa, dovrà accantonare da subito almeno 280mila euro, Pratola circa la metà, gli altri Comuni, quelli fondatori che in media hanno 39 quote, circa 60mila euro, da aggiungere agli accantonamenti per i debiti accumulati nel 2021.

L’alternativa alla ricapitalizzazione è quella, sempre più probabile, dello scioglimento del Cogesa (anche perché il capitale sociale è ormai eroso) e del suo acquisto da parte di qualche privato: la quadratura del cerchio.

E di fronte a questo scippo, a questo disastro amministrativo, che potrebbe comportare responsabilità anche personali dei sindaci pro tempore, ieri alla riunione del controllo analogo è mancato il numero legale: 32 presenti (comprese le deleghe e quelli collegati in remoto) sui 34 necessari.

Inerzia, indifferenza e disinteresse verso ogni forma di azione e iniziativa, così la definisce la Treccani: l’accidia.

Per completezza, di seguito, i Comuni che ieri non si sono presentati e che non si sono scomodati neanche a firmare una delega o a collegarsi tramite computer: Acciano, Bugnara, Corfinio, Scanno, Vittorito, Pescocostanzo, Capestrano, Santa Stefano di Sessanio, Navelli, Ateleta, Ofena, Calascio, Villa Santa Lucia, Castel di Sangro, Poggio Picenze, Carapelle Calvisio, Fontecchio, Scoppito, Sant’Eusanio Forconese, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Barrea, Bussi, Ocre, Civitella Alfedena, Alfedena, Scontrone, Villetta Barrea, Rivisondoli, Castiglione a Casauria, Roccaraso, Barete e poi, ancora, le società socie di Asm, Eco.Lan e Mo.Te.

10 Commenti su "L’accidia divora il Cogesa: debiti milionari e rischio default per molti Comuni"

  1. Cornelio è sempre il top

  2. Che acquazolfa questo giornale. I soldi del cogesa sono soldi sociali. Già si sa che sono soldi di aiuto alla povertà, come i soldi dei comuni dei tribunali etc. .Questo è il livello della gente questo è il convento

    • Kallikratis da fastidìo il germe che racconta tutto Ehh???
      Efffettivamente senza questo giornale nessuno saprebbe un caxxo niente sai che bello per qualcuno .
      Qua non arriviamo a fine mese e le tasse che paghiamo che servono per società efficienti …..soldi sociali un paio di pall e. .

      • E vai con i complotti. Finitela di sparare steonzate …. La verità non la dice nessuno ognuno racconta la sua quella che più fa comodo. Questa la realtà.
        Servono anche comuni efficienti informazione libera e cittadini consapevoli e in grado di capire. Non abbiamo nessuna delle 3 cose. Questa la triste realtà ci stanno solo curve che si confrontano

  3. Tutto cinicamente pianificato……

    • Un po’ come l’atteggiamento del vostro sindaco a cui la corte dei conti nonostante i selfie prima di entrare gli ha fatto il mazzo.

  4. Tutto come previsto! Ringraziamo i servi dei servi!

    • Avevi previsto tutto? Il mago dell’avevo detto a posteriori.
      Ringraziamo i servi sciocchi che sono peggio dei servi dei servi

  5. La discarica parlerà romano 😂😂😂

  6. Zappa e bidente | 30 Settembre 2023 at 16:36 | Rispondi

    Grazie all avvocatessa rossa
    Ne si mangia a scuola e ne si butta l immondizia

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