Legna a ruba al parco fluviale

Non se lo sono fatto dire due volte i sulmonesi, che con l’aria e soprattutto i prezzi dell’energia che tirano, con le temperature che non si alzano, un po’ di calore a costo zero era quello che ci voleva.

La legna accatastata al parco fluviale Daolio dai volontari, dopo la pulizia post-nevicata, oltre duecento quintali, è così durata solo qualche ora: le richieste sono state oltre il doppio di quelle evadibili, tant’è che il Comune sta ora pensando di fare un contro avviso a quello fatto qualche giorno fa, per dire che la pacchia e la legna sono finite. Anche perché c’è ancora qualcuno che presenta domanda.

Il successo dell’iniziativa di questa specie di uso civico, potrebbe però essere esteso anche ad altre situazioni. Perché nonostante gli sforzi di pulizia fatti in questi giorni, rami potati e crollati (da quasi due mesi) giacciono ancora in abbondanza sui cigli delle strade. Una grossa quantità è depositata ad esempio in via XXV aprile (nei pressi dell’incrocio con via Cappuccini), ma un tesoretto si trova (in verità da oltre un anno) anche in via Arabona, nello spiazzo che costeggia la sede della Giostra Cavalleresca.

Alcune fascine sono state poi accatastate lungo il passaggio pedonale della circonvallazione occidentale, quella che si inerpica nei pressi delle mura di Porta Romana e altri pezzi sparsi si trovano in vari slarghi e parcheggi della città.

E’ vero che quella del parco fluviale è stata servita su un piatto d’argento: la quantità e qualità prodotta nel polmone verde della città era infatti di più facile utilizzo per i caminetti di casa.

Ma visto l’andazzo non si butta via niente: con la pasquetta alle porte, male che va, si può sempre usare per cuocere l’agnello e magari ripulire un po’ la città.

4 Commenti su "Legna a ruba al parco fluviale"

  1. Luigi Gagliardi | 13 Aprile 2022 at 21:27 | Rispondi

    Beh ndò stá il reclamatore da baretto dell’altro articolo? 😂
    Magari è andato anche lui a prendere la legna aggratis.

    • Credo che la vicenda sia stata più che abbondantemente discussa e i punti di vista sulla gestione resterebbero comunque opposti.
      Chi lo vede come un successo da replicare e ampliare e chi come un insuccesso della gestione del verde da parte del Comune.

  2. Da un giro al parco fluviale la legna accatastata poteva essere circa 10 quintali (quelli previsti per un singolo cittadino)… Il resto nulla di che…. Pubblicità e perdita di tempo al comune per niente….

  3. francescovalentini1935 | 14 Aprile 2022 at 19:23 | Rispondi

    Il parco fluviale e’ stato ripulito grazie all’opera meritoria dei soliti volontari animati dall’amore per la Citta. Molte richieste di approvvigionamento sono rimaste inevase a causa della moltitudine di domande:comunque un grosso aiuto lo ha dato la Natura con le sue tremende folate di vento:quindi si spera che il Comune non continui a “disboscare” la Citta’ con la foga degli ultimi anni.Non si puo’ negare la validita’degli interventi per evitare incidenti ma ormai trovare verde sta diventando problematico nonostante le campagne a favore delle piantumazioni:gli altri mettono una pianta per ogni nascita ,Sulmona ne taglia una appena qualcuno apre bocca paventando un pericolo. Di questo passo…
    benvenuta desertificazione.

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