L’INTERVISTA/”Io leggo perché”, il tour del Libraio di Notte che porta libri nelle scuole

I mille volti di un libraio, del Libraio, che per portare letture ai bambini dell’entroterra abruzzese aderisce all’iniziativa ministeriale “Io leggo perché” dando, però, un taglio tutto originale ed itinerante modellandosi in base alle esigenze dei piccoli borghi “gemelli”. Che sia a bordo della sua auto o di un librobus, è da un po’ che la mattina il Libraio si alza e raggiunge quei posti dove il tempo minaccia di fermarsi, la popolazione diminuisce, i bambini sono sempre meno e le scuole a rischio chiusura. E’ lì che Paolo Fiorucci, il Libraio di Notte appunto, ha deciso di recarsi per sostenere si la cultura, ma soprattutto questi luoghi; una sua peculiarità d’altronde.

In cosa consiste l’iniziativa “Io leggo perché”?

“Io leggo perché” propone di contribuire alla formazione di biblioteche scolastiche e mira alla collaborazione tra librerie e scuole d’infanzia, primarie, secondarie, ma le attività sono aperte anche alle superiori. Io mi sono iscritto come libreria e le scuole hanno fatto altrettanto. Al termine delle iscrizioni si possono proporre gemellaggi. Io li ho proposti con alcune scuole della Val Pescara con particolare attenzione verso i piccoli centri. Chi mi conosce sa dell’attenzione che ho a proposito, nata con la nascita della libreria, le passeggiate d’autore e i progetti vari. Qualcuno in quei posti pensa di chiudere le scuole perché gli alunni sono pochi, invece noi puntiamo ad aprire biblioteche scolastiche. Anche questa è resistenza.

Come si inserisce Il libraio di Notte nell’iniziativa?

Il progetto prevede il gemellaggio libreria-scuola e la libreria organizza un evento nel suo locale, qui arriviamo al corto circuito. Qual è? Non esistono più librerie nei paesi, chiudono anche nelle città, anche a Sulmona, figuriamoci nei piccoli centri. Io ho cercato di tamponare questa mancanza, di mettere una pezza, quindi ho proposto ai paesi gemellati di andare io stesso lì. Quindi è nato, scherzando, ‘Io leggo perché Tour 2019’ che ha già toccato Caramanico Terme, ha ospitato Pescosansonesco, Torre de Passeri, domani saremo su uno scuolabus modificato in librobus a Castiglione a Casauria, Piano d’Orta, ancora Pescosansonesco per poi proseguire a San Valentino e a Roccamorice. Nei prossimi giorni e Tocco da Casauria saremo impegnati in un evento.

Come ha risposto il territorio?

La Val Pescara ha risposto bene. In Valle Peligna, invece, quando ho chiesto gemellaggi non c’erano state molte adesioni, ciò non toglie che il prossimo anno si possano attuare non solo con me ma anche con altre librerie esistenti o nascenti. Anzi faccio un appello: se un piccolo centro si propone io sarei contentissimo di gemellarmi, più piccolo è, meglio è.

Come si sviluppa una giornata di “Io leggo perché” con il Libraio?

(foto di Angiola Verna)

Le giornate prevedono rappresentazioni teatrali, adattamenti di brevi racconti, laboratori di lettura animata dove partecipano anche i genitori, quindi si crea questa interazione tra genitori, figli, maestri. E’ una novità per me, mi piace. A fine evento i genitori hanno la facoltà di acquistare libri con apposta una dedica di chi li ha donati, un pensiero di buon auspicio, vengono raccolti in una scatola che poi verrà donata alla scuola. L’iniziativa va dal 19 al 27 ottobre. Nel pomeriggio i libri da donare si possono acquistare direttamente in libreria scegliendo la scuola a cui destinarli. Ho amici che da altre parti d’Italia hanno donato per Pescosansonesco, Piano d’Orta, Bolognano. In questo caso il gesto è ancora più bello.

Cosa ne sta traendo?

Non ci sono controindicazioni nel progetto, fa bene alle scuole perché si riesce a creare una biblioteca, fa bene alle librerie che in un mese “morto” riescono comunque a raggiungere uno stipendio. La bella notizia è che forse anche il Libraio riuscirà ad avere uno, caso più unico che raro. Per me è un campo nuovo quello per i libri dell’infanzia, per questo ho chiesto aiuto ad una amica della libreria, Angiola Verna, che cura anche una piccola rubrica del Libraio di Notte, “L’Angolo dei piccoli lettori”. Lei mi sta dando una mano nelle letture e io questa volta faccio da spalla.

E Popoli, dove ha deciso di aprire la sua libreria, ha risposto alla chiamata?

Purtroppo le scuole di Popoli non hanno aderito, speriamo che il prossimo anno siano dei nostri.

Simona Pace

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