L’ultimo consiglio

Potrebbe essere l’ultimo consiglio comunale di Sulmona quello di domani (ore 15) e non solo del 2019. Perché l’aria che tira, o meglio sarebbe dire l’acqua, visto che l’ultima riunione politica sembra sia stata fatta alla Saca, non è delle migliori per la maggioranza che regge Annamaria Casini.
Debiti fuori bilancio e ricognizione sulle partecipate, come richiesto dalla legge, saranno quasi certamente approvati (e d’altronde sono passati indenni in commissione), ma sul futuro della consiliatura pesa la rottura fatta da Bruno Di Masci, rimasto con il rospo in gola dall’ultima assise.


La sua posizione “l’uomo della salute pubblica”, d’altronde, l’ha espressa chiaramente proprio nell’ultima riunione dei capigruppo, quando ha ripetuto per ben due volte che questo consiglio non ha più niente da dire e che per quanto lo riguarda ha intenzione di togliere l’appoggio alla Casini. Solo che, questa volta, Di Masci non sembra avere la forza del suo gruppo: i consiglieri Antonio Di Rienzo e Claudia Fauci, non sembrano intenzionati a seguirlo e gli assessori di riferimento Luigi Biagi e Mauro Tirimacco, a dimettersi, come Di Masci vorrebbe, non ci pensano proprio.


Sul futuro dell’amministrazione Casini pesa anche e soprattutto il volere del suo padrino politico, Andrea Gerosolimo, che vorrebbe aspettare le elezioni in Emilia Romagna per capire da che parte tira il vento e quale vela gonfiare, chissà anche verso una possibile candidatura in parlamento, se la debacle delle forze di governo dovesse essere così evidente da causare la dissoluzione della coalizione giallo-rossa. In alternativa, specie se la renziana Italia Viva dovesse mostrare i muscoli, Gerosolimo sarebbe pronto ad entrare nel nuovo partito nato da una costola del Pd. Sempre che quelli già dentro, come annunciato, non rafforzino le barricate. Una delle condizioni chiaramente poste da Italia Viva, e in special modo dal deputato Camillo D’Alessandro, è d’altronde quella di non sostenere coalizioni che sono contro la linea nazionale e l’amministrazione Casini rientra proprio in questa lista nera, come ha detto sempre D’Alessandro.


Resta così sospeso l’ingresso ufficiale del Carroccio a palazzo San Francesco: la consigliera Roberta Salvati, approdata tra un tempesta e l’altra sulle spiagge del “Papete”, non potrà infatti domani formalizzare il gruppo salviniano in consiglio, perché la richiesta formale da parte del gruppo regionale non è arrivata in tempo. E chissà se quando sarà pronta, la consigliera Salvati sarà ancora consigliera.

5 Commenti su "L’ultimo consiglio"

  1. Carlo Prosperi | 29 Dicembre 2019 at 09:55 | Rispondi

    Non parlate più della Salvati: “la donna è mobil qual fiume al vento”.

  2. …” E chissà se quando sarà pronta, la consigliera Salvati sarà ancora consigliera”.
    Se si tornerà a votare, magari a breve, la consigliera Salvati, se resterà con la Lega, sarà eletta con una valanga di voti e magari nominata Assessore.
    Al “Papeete Beach” i politici di Sulmona e tutti i loro sodali ci stanno da trent’anni.

  3. Il tempo scorre inesorabilmente….Panettone e spumante di Natale sono stai consumati…tra pochi giorni restano da consumare quelli per il nuovo Anno con gli Auguri che questa farsa finisca in fretta…spero tanto che non arrivate a Pasqua per mangiarvi la Colomba…in tal caso anche questa sara’ l’ultima…….

  4. Credo sia meglio attendere lo svolgimento del consiglio comunale e poi da bravi cittadini trarne le conclusioni politiche (??).
    Sono dell’avviso che per le ipotesi poste nell’articolo vi sia ancora tempo per gli accomodamenti e le strategie del caso.
    Far cadere il consiglio comunale in questo periodo festivo non dovrebbe creare particolari vantaggi politici ne chissà quali vantaggi ad una città già knock out.
    L’ennesima magra figura politica nei confronti della cittadinanza non creerebbe alcun nuovo segnale, anzi sarebbe un ulteriore segnale di incuria amministrativa, già ben quantificata e dimostrata in questi anni di “medioevo politico” locale e sovra comunale, e pertanto l’attendismo e la corretta interpretazione degli accadimenti politici prossimi, può rivelarsi la migliore arma disponibile, che può fare la differenza tra una riconferma e una definitiva scomparsa sulla scena politica.
    Anche se vero, ed è qui la nota dolente, che l’elettorato sulmonese maturo (ma sarebbe più corretto dire vecchio) anagraficamente è ormai più corrotto e concusso con i politici di quanto voglia dare a vedere, mentre l’elettorato giovanile e producente o in forza semplicemente no c’è più perchè ridotto ai minimi termini dalla mancanza di lavoro… ma noi sappiamo sorridere a tutto… ci sono i regali di Natale 🙁 Evviva!!!

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