“Mamma Orsa”, la favola di Amarena diventa un libro

Esce oggi il libro “Mamma Orsa, la favola di Amarena e dei suoi cuccioli a Villalago”, un’iniziativa edita da Lupieditore e portata avanti grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Antico Borgo.

Descritta come una favola moderna destinata sia agli adulti che ai bambini, l’opera si impreziosisce di immagini, narrate direttamente dalla prospettiva di Mamma Orsa Amarena. L’edizione del libro è stata resa possibile grazie al sostegno finanziario della Fondazione “Ricordo di Tiziana Secchi”, ente che ha sempre mostrato una grande sensibilità verso i progetti culturali, con un occhio di riguardo verso i giovani, tanto da sostenere attivamente il loro percorso accademico presso l’Università di Teramo e la sua sede distaccata ad Avezzano.

Le evocative immagini presenti nel libro provengono direttamente dall’obiettivo di Sabrina Iafolla, conosciuta come “La Signora degli orsi”, e di Marino Baroncini. Entrambi hanno generosamente concesso l’utilizzo delle loro fotografie, che sono state successivamente trasformate in illustrazioni da cartone animato, per meglio adattarsi al tono fiabesco della narrazione.

Il libro promette di essere una lettura coinvolgente, una storia che attraversa le barriere tra specie, unendo cuori e menti attraverso le esperienze universali dell’amore, della maternità e del coraggio. Disponibile da oggi in tutte le migliori librerie e online in esclusiva su Amazon.

1 Commento su "“Mamma Orsa”, la favola di Amarena diventa un libro"

  1. Non se ne può più, il delirio assoluto. Se questo cafone fucense di San Benedetto invece di sparare all’orsa avesse ammazzato una zoccola col topicidio tutto questo roboante casino ,sono certo , in Abruzzo non sarebbe avvenuto. Non si comprende se a San Benedetto è sicuro andarci e vi si può entrare, restando incolumi, per necessità di comprare patate . L’art. 9 si dimostra razzista e discriminatorio verso gli animali ” La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” con l’attuale risultato che si tutelano ed ingiustamente ,di più le orse e di meno le zoccole, come la perdurante reazione sociale che ci attanaglia,ben ci dimostra.

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