Mancano i sopralluoghi, gli assegnatari restano fuori dalle case parcheggio

Era lo sorso 26 ottobre quando sul Bura, Bollettino Ufficiale Regione Abruzzo veniva pubblicata la graduatoria degli 11 assegnatari delle case parcheggio. Un bando del 2016 che a gara espletata e nominativi stilati, vede ancora fuori, da quelle che dovrebbero essere di diritto le loro case per un tempo di circa due anni, tutti i destinatari indicati e le loro famiglie.

Perché gli alloggi comunali non sono stati ancora tutti supervisionati, i sopralluoghi fino ad oggi hanno riguardato solo 4 appartamenti e i restanti, più della metà, sono tutti da verificare. All’appello delle cose da controllare ci sono agibilità, conformità, idoneità, allacci, impianti, prima dell’ingresso degli 11 inquilini.

L’ex assessore Alessandra Vella precisa che, quando le venne affidata la delega, alcuni mesi fa, dopo il primo rimpasto di giunta che vide l’uscita di Santarelli e Sinibaldi, si era messa subito a lavoro procedendo con i primi sopralluoghi con i tecnici e i Servizi sociali e fa sapere che proprio nelle prossime settimane erano previste ulteriori verifiche e controlli,  con la volontà di partire con le prime assegnazioni per i casi di emergenza-urgenza, quelli più critici insomma, ma la palla ora passerà al neo insediato Antonio Angelone. Una situazione stantia, lenta, a detta della stessa Vella che sui 4 alloggi controllati, però, rassicura essere in buone condizioni. Toccherà ora capire se il placet per autorizzare all’ingresso arriverà a breve.

Intanto gli assegnatari, che definire infuriati sarebbe un eufemismo, dopo attese lunghissime, gare e speranze, restano fuori casa, titolari dunque di un appartamento del quale non possono varcare soglia, perché allo stato dei fatti i sopralluoghi non sono stati effettuati in tempo.

E di tempo che si dovrà continuare a parlare e rincorrere, quello che per intenderci bisognerà ancora aspettare prima che i beneficiari possano avere le chiavi e allocare scatole e scatoloni e soprattutto ripristinare una serenità perduta, la stessa che li ha portati a presentare quella domanda per avere una casa comunale e provare a ricominciare.

Tante le richieste di case parcheggio negli ultimi anni, segno di una emergenza cresciuta di pari passo con l’impoverimento complessivo: oltre 130 in fila per un’assegnazione, 78 invece sono gli alloggi comunali presenti, dislocati tra il centro e le frazioni, ad occuparle però oltre a famiglie bisognose o con gravi disagi, negli anni, anche una serie di furbetti, quelli del fenomeno “passa la chiave”, e quelli della “porta sfondata”, dell’alloggio preso con la forza e che nessuno caccia. Con inquilini abusivi da decenni.

Se c’è chi per anni ha occupato industurbato e illecitamente un tetto, seppur i termini fossero scaduti da tempo, c’è chi invece quell’ingresso a pieno diritto nella casa assegnata sembra diventare un miraggio.

A.S.

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