Morrone, Ranieri “territorio abbandonato”, Di Stefano presenta interrogazione

Sull’incendio del Morrone interviene l’onorevole Fabrizio Di Stefano. “Nonostante si spenga l’attenzione dei mass media, la nostra montagna continua a bruciare, da Schiavi d’Abruzzo 180 ettari di territorio percorso dall’incendio al Monte Morrone – Sulmona L’Aquila, con i poveri operatori volontari abbandonati a loro stessi e senza mezzi a disposizione”. Di Stefano annuncia che presenterà un’interrogazione per sapere perché i mezzi che un tempo erano a disposizione del Corpo Forestale dello Stato, per fronteggiare questa emergenza, oggi risultino fermi. “La legge Madia, con la riforma del Corpo Forestale, annesso all’Arma dei Carabinieri, con gli ex forestali privati di compiti attivi, è stata un’altra delle “iatture” con cui un centro sinistra incompetente, con la promessa sbandierata di ammodernare lo Stato, di fatto ha invece disarticolato e smontato quelle parti che erano fondamentali per la loro funzione”. Conclude “I danni di questa riforma oggi, sono sotto gli occhi di tutti, i mezzi che prima intervenivano efficientemente oggi sono fermi nei garage e negli hangar e le nostre montagne continuano a bruciare davanti ai nostri volontari che inermi affrontano il disastro”

 

Anche il movimento 5stelle lamenta la grave situazione del Morrone “centinaia di ettari di foresta in fiamme nel cuore d’Abruzzo, una delle aree verdi più importanti d’Europa e la notizia non è ancora nazionale!”  il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Ranieri sull’emergenza incendi spiega si sarebbe aspettato centinaia di uomini con mezzi, macchinari, canadair ed elicotteri in azione, “e invece da ieri è scomparso anche il presidio dei soccorsi (pochi). La lotta all’incendio e la salvezza di boschi millenari e beni culturali straordinari è rimasta affidata ai volontari… Con le pale. Cittadini e territorio sono stati abbandonati da una politica cialtrona e inconcludente”.“L’esercito non s’è visto –  tuona Ranieri che prosegue – e ora Luciano D’Alfonso sembra non avere alcuna intenzione di prendersi la responsabilità di un disastro annunciato” sentenzia il pentastellato parlando di “una Regione inerte, guidata da un governatore utile solo a se stesso, una Regione che non ha mosso un dito per difendere il Corpo Forestale e che non è stata in grado di trovare soluzioni alternative, quando quest’ultimo è stato soppresso, ben sapendo quali e quante fossero le criticità nella gestione degli incendi”. Una situazione drammatica “Insieme al Morrone sta bruciando tutto l’Abruzzo e ovunque sottolinea “la stessa inaccettabile disorganizzazione” e conclude “Non serve, a questo punto, domandarsi se quanto accade sia il risultato di comportamenti criminali o di eventi naturali, perché nulla di quanto accade è una novità imprevista.Ad ogni ora perdiamo un patrimonio ambientale ed economico inestimabile che ci vorranno anni per ripristinare anche in piccola parte, ad ogni ora l’aria intorno a Sulmona si satura sempre più di sostanze inquinanti con grave danno per la salute dei cittadini, ad ogni ora si fa più manifesta l’incapacità di governanti assenti e indifferenti, che non solo non sono stati in grado di programmare adeguati mezzi di prevenzione, ma che non sono in grado nemmeno di mettere in campo misure d’emergenza.”

1 Commento su "Morrone, Ranieri “territorio abbandonato”, Di Stefano presenta interrogazione"

  1. bene,ancora chiacchiere del nulla,interrogazione di che? i signori potrebbero denunciare alle Autorita’ preposte i ritardi,le volute negligenze,il poco impegno negli obblighi e doveri degli uffici parchi,comune,amministratori,presidenti,persoanle addetto alla sicurezza,il mancato allarme,l’illegalita’ dell’assenza dei piani di prevenzione,previsione e lotta attiva contro gli incendi boschivi,il non rispetto dell’attuale piano anticendio del parco maiella,
    i bilanci non in chiaro per l’approfondimento delle voci di spesa degli enti coinvolti,
    quali,quante,come e perche’,soprattutto quelle inerenti e prioritarie per la prevenzione,manutenzione, sicurezza,programmazione anticendio mezzi,personale,ecc,ecc,ecc,
    quindi ? Piu’ degli annunci,delle chiacchiere,occorrono fatti,analisi,valutazione,accertare le violazioni e responsabilita’,incluse quelle relative ai lavori per il metanodotto con i validi sospetti degli interessi particolari di cui i piromani,o quelle sulla disorganizzazione,
    incapacita’,inefficienza del comando e controllo mezzi, uomini ecc con scarsi risultati,
    sotto gli occhi di tutti quanto accade…il fuoco e’ sempre attivo,si spera nel miracolo…,
    le dichiarazioni,annunci,comunicati non fermano le fiamme…anzi, il governatore con un nuovo finanziamento realizzera’ un pista ciclabile dal mare alla montagna,garantira’ la via dell’acqua per l’altro finanziamento annunciato dall’assessore,rimboschimento certo,pagano i Contribuenti,forse anche uno sponsor,si il metano…da una mano….o no?

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