Patrimonio immobiliare comunale all’asta: tra i sette lotti anche l’ex Mattatoio

L’Amministrazione comunale di Sulmona ci riprova e mette in vendita il proprio patrimonio immobiliare dismesso e in disuso. Un tentativo (andato a vuoto, per buona parte dei lotti interessati) è stato fatto lo scorso aprile, con gli undici edifici catalogati nel piano delle alienazioni 2023. Alcuni ceduti, altri finiranno all’asta il prossimo 4 marzo, alle 15:30 presso Palazzo San Francesco, mediante pubblico incanto con il sistema delle offerte segrete.

All’asta finirà l’intero edificio dell’ex mattatoio comunale, in via Tratturo, composto al piano seminterrato di locale adibito a mattatoio, portico, due locali tecnici, antibagno e due disimpegni. Al piano terra, oltre a due ampi locali adibiti a mattatoio, tre magazzini, due disimpegni, due uffici, un bagno e tre ripostigli, con annessa area scoperta di circa 2.317 metri quadrati. Base d’asta 777.600,00 euro, lo stesso prezzo fissato la scorsa primavera per l’alienazione dell’immobile.

All’asta anche quattro lotti per altrettante porzioni di capannone in via Lamaccio, ognuno con base d’asta di 120.426,00 euro. Si partirà da una base d’asta di 62.676,00 euro per aggiudicarsi la cessione del diritto di edificazione (cubatura edificabile) riferibile all’immobile demolito originariamente sito in via Matteotti. La cubatura oggetto di acquisizione potrà essere utilizzata esclusivamente su un’altra area nella
disponibilità del cessionario, con esclusione di ogni e qualunque pretesa o diritto sull’area di proprietà
comunale siccome risultante dall’esito della demolizione del fabbricato in muratura risalente agli anni ’30, all’interno del perimetro recintato del plesso scolastico “P. Serafini”. A poco più di 4.000 euro, invece, verrà battuto all’asta il terreno in via Cavriani.

Per partecipare alla gara ogni offerente dovrà far pervenire presso l’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Sulmona, entro le ore 12,00 del 1° marzo 2024, le offerta di acquisto. L’offerta dovrà contenere, pena di esclusione, le generalità complete, la somma che che si vuole offrire, l’esplicita dichiarazione di presa visione ed accettazione di tutte le condizioni cui l’asta e la successiva
vendita vengono subordinate, l’ulteriore esplicita dichiarazione dell’offerente di essersi recato sul luogo e di aver visionato l’immobile cui si riferisce l’offerta, la sottoscrizione dell’offerta in originale, con firma estesa e leggibile ovvero con firma digitale.

Per partecipare alla gara deve essere prodotta la ricevuta del Tesoriere Comunale comprovante l’avvenuta costituzione di un deposito per spese che varia a seconda dei lotti. Mille euro per il primo lotto (l’ex mattatoio), e duecento per i restanti, tranne per il terreno in via Cavriani per il quale non sono previste spese.

Per partecipare alla gara deve essere prodotta, a garanzia dell’offerta medesima, la prova dell’avvenuta
costituzione di un deposito cauzionale pari al 5% del prezzo a base d’asta. Il deposito può essere costituito mediante versamento alla Tesoreria Comunale, in contanti, in assegni circolari o titoli del debito pubblico, o garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, dell’importo previsto nel bando d’asta.

Nel caso in cui due o più concorrenti presentino offerte di pari importo la Commissione di gara individuerà, nel corso della stessa seduta, l’elenco degli offerenti ammessi a presentare offerte di miglioramento e fisserà la data della seconda seduta di gara, nel corso della quale le stesse saranno
valutate. Con preavviso scritto di almeno 8 giorni, gli offerenti ammessi a partecipare alla seconda seduta di gara verranno invitati a presentare offerte di miglioramento rispetto a quelle gi‡ presentate nella prima
seduta di gara.

2 Commenti su "Patrimonio immobiliare comunale all’asta: tra i sette lotti anche l’ex Mattatoio"

  1. …sai le offerte!

  2. Sulmona è ormai una sfortunata restanza di gente dimessa, giustapposta esiste un patrimonio dismesso, che nessuno acquisterà perché non esiste alcuna prospettiva di mercato in alcun genere , come in tutti gli altri luoghi interni di emarginazione.

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