Notte di paura sul Morrone per un gruppo di scout

Una notte di paura quella trascorsa sul monte Morrone dove un gruppo di scout è stato soccorso a notte inoltrata dai carabinieri forestali e da un gruppo di volontari, tra cui il sindaco e vice sindaco di Sant’Eufemia a Majella.
I “lupetti”, dodici in tutto compresi diversi minorenni tutti provenienti da Luco dei Marsi, si sono infatti arenati nella loro traversata, partita da Sulmona e diretta a Caramanico dove erano ospiti del convento dei frati cappuccini, lungo il sentiero dello spirito tra Rocca Caramanico e San Vittorino.
L’allarme al comando dei carabinieri di Popoli è arrivato però solo dopo le 23 di ieri: un’attesa esagerata prima di invocare i soccorsi, nella speranza probabilmente di riuscire alla fine a concludere l’avventura.
Ma i calcoli degli scout questa volta erano sbagliati: i ragazzi sono rimasti in mezzo al sentiero (senza perderlo) senza forze e senza acqua, con una ragazza, in particolare, vittima di una brutta storta.
Dato l’allarme i soccorritori hanno subito individuato la comitiva, grazie anche alle luci che avevano accese e l’hanno raggiunta risalendo il sentiero a piedi e portando un primo soccorso, con una tanica di acqua trasportata su una jeep.
Intervento vitale che ha permesso ai ragazzi di bere e riprendere quel minimo di forze, per incamminarsi di nuovo sul sentiero, guidati dai soccorritori e da questi aiutati a portare i pesanti zaini.
Poi un pulmino messo a disposizione dal Comune di Sant’Eufemia a Majella li ha caricati e portati a Caramanico, dove la comitiva ha potuto finalmente mettersi in branda verso le due di questa notte.
Ai soccorritori gli scout hanno raccontato di essere stati tratti in inganno dalla sentieristica che dava tempi più brevi rispetto a quelli reali.
Un fatto su cui il primo cittadino di Sant’Eufemia, Francesco Crivelli, vuole vederci chiaro: “Chiederò una relazione dettagliata sull’accaduto – spiega Crivelli – riguardante in modo particolare la pianificazione dell’escursione. Dal peso degli zaini al grado di allenamento, dalla copertura assicurativa all’abilitazione degli accompagnatori. Sentieri così lunghi richiedono un’adeguata preparazione ed esperienza, restare da quelle parti di notte, senza acqua, spossati di stanchezza, po e seri interrogativi sul l’approccio improvvisato di certi escursionisti. Per fortuna è andato tutto bene, ma se così non fosse stato i primi ad essere e additati sarebbero state le istituzioni, come sempre accade”.
Un’avventura, per gli sprovveduti scout, che per fortuna domani si potrà raccontare con il sorriso.

18 Commenti su "Notte di paura sul Morrone per un gruppo di scout"

  1. Aldo Tassinari | 29 Luglio 2018 at 11:58 | Rispondi

    gli scout sono un incubatore di giovani popolari e futuri elettori pilotati perchè vengono abituati a regole spesso illogiche a cui devono sottostare per statuto, minano al libero arbitrio mentale; inoltre le guide sono spesso nerd improvvisati indiana jones… tutto è bene quel che finisce bene…

    • Non sai di cosa parli
      ..informati..poi apri bocca..

    • ma di che stai parlando, quali regole illogiche e quali indiana jones improvvisati…
      non fare di tutta l’erba un fascio, gli spericolati e gli sprovveduti ci sono dappertutto, comunque se ti leggi il commento fatto da Betta con i commenti del Gruppo forse avrai da ricrederti.
      Anche ad un gruppo scout delle mie zone era successo di trovarsi all’interno di una tormenta di neve, improvvisamente, e di esser stati soccorsi.
      La stampa ha colto l’occasione come piatto ricco per poter scrivere un articolo ricco di dettagli faziosi e di fantasia, descrivendo questi ragazzi e questi educatori come degli esaltati alla ricerca dell’estremo.
      Stiamo bene attenti a scindere imprevisto e ricerca del rischio.
      Detto questo pace a tutti ma non giudichiamo nessuno, soprattutto con parole così pesanti.

  2. Il seguente messaggio è stato inoltrato alle testate giornalistiche che hanno diffuso notizie imprecise sugli eventi di stanotte che hanno coinvolto il clan fuoco del gruppo Luco dei Marsi 1:
    “In merito alle notizie diffuse in data odierna da alcuni organi di stampa relativamente ad una richiesta di soccorso fatta da un gruppo scout di Luco dei Marsi sul monte Morrone, precisiamo quanto segue:
    L’evento è avvenuto ad un gruppo di rover e scolte di Luco dei Marsi che erano impegnati in una normale attività estiva chiamata “route” che prevede lo spostamento lungo un tragitto (solitamente montano) di ragazzi tra i 16 ed i 21 anni accompagnati da capi educatori. Tale tragitto è percorso in tappe e prevede il pernottamento in alcuni luoghi individuati lungo il percorso grazie all’aiuto di carte topografiche che, in questo caso, erano state fornite dall’Ente Parco.
    I ragazzi del gruppo di Luco dei Marsi hanno avuto un imprevisto ed il capo educatore, responsabile del gruppo, ha giustamente chiesto aiuto a causa di un lieve infortunio di uno dei partecipanti.

    Il metodo scout applicato in AGESCI non prevede spostamenti in montagna con tappe uniche di 73 chilometri, né prevede questo tipo di attività per ragazzi di età inferiore ai 16 anni. Nessuna attività viene effettuata senza una adeguata preparazione del percorso e dell’attrezzatura al seguito. La nostra associazione promuove la formazione sia metodologica che tecnica di capi e ragazzi e nessuna attività è mai lasciata al caso.
    Gli scout del gruppo AGESCI di Luco dei Marsi non si sono smarriti né hanno mai perso il controllo della situazione, e, anzi, si sono comportati rispettando tutte le misure di sicurezza necessarie per la specifica attività che stavano portando avanti.”

  3. Mia figlia fa parte degli scout da 8 anni e posso dire che è ed è stata un esperienza di vita meravigliosa. Tanti ragazzi/e, adulti si mettono a disposizione gratuitamente con dedizione, rispetto e amore per seguire i nostri figli. Prima di parlare si dovrebbe conoscere a fondo queste iniziative altrimenti è meglio restare in silenzio. Grazie a tutti gli scout!

  4. Sono contenta di aver letto i chiarimenti, ero preoccupata e sconvolta si trattassi di lupetti! Adesso trovo un senso a quanto è accaduto, e purtroppo è stato un incidente di percorso. In quanto al “signore” Aldo che è venuto a sputare pregiudizi non fondati e non veritieri, consiglio di informarsi meglio e di perdere più tempo in cose più utili.

  5. Invito codesta redazione ad integrare la notizia con la smentita di AGESCI Abruzzo per non perseguire nella diffamazione del gruppo scout, che sta pensando di querelarvi in mancanza di smentita.

    • Non vedo cosa ci sia da smentire. L’unica leggerezza è aver definito lupetti quelli che sono definiti clan. Se vi sembra sufficiente per fare una querela ci vediamo in tribunale

  6. bene,….l’agesci prevede ogni evenienza,conoscono il futuro,tutto sotto controllo,nessu pericolo,panico,ecc,i capi onnipotenti sanno cosa fare manuale alla mano e certezza del futuro…chi,come,quando e per quali ragioni e’ scattato l’allarme,sicuramente le responsabilita’degli extraterrestri..in quella zona sono stati avvistati,poco tempo fa da educatori fai da te, tipo: potevamo stupirvi con effetti speciali….ma noi siamo scienza,
    non fantascienza,lo spot pubblicitario..dunuqe? Smentire la realta’…fantascienza,appunto,
    altro che querela,o no?

  7. Immagino che definire “sprovvedute” persone che hanno solo chiesto assistenza per una slogatura, quando non si erano perse né avevano chiesto aiuto per altro (se non acqua, visto che qualcuno saliva) sia quantomeno una definizione diffamatoria.
    Se non lo ritenete, restate pure sulle vostre posizioni… Prima o poi si vedrà se i giornalisti potranno continuare a spalare merda sulla gente che sacrifica tempo e affetti per crescere ragazzi pronti ad essere persone significative per la società.

    • Innanzitutto moderi il linguaggio, perché non è né a casa sua, né in uno dei suoi ritrovi. Per il resto aspettiamo anche lei in tribunale

  8. Gradirei conoscere i dati dell’autore dell’articolo, per poter sporgere denuncia.
    Dove sono disponibili queste informazioni?

  9. bene,in redazione(bravi) perdete tempo con questi illusionisti,prevedono il futuro,ragione per la quale il percorso scelto (route)…per poi lanciare l’allarme, e’ risaputo sono stati i marziani,purtroppo essendo scienziati onnipotenti non riescono a sapere chi e’ il capo educatore della testata…quindi la situazione e’ sotto controllo,sono state rispettate tutte le misure di sicurezza,dunque l’allerta e’ falsa,creata appositamente per impressionare e verificare la preparazione dei capi indiani Creek.

  10. Aldo Tassinari | 1 Agosto 2018 at 08:52 | Rispondi

    addiruttura denunce!! non vedo cosa ci sia di falso e diffamante nell’articolo… si parla di ragazzi che hanno rischiato e una struttura pubblica che, fortunatamente, ha funzionato. perchè scaldarsi così tanto? Non è meglio utilizzare tanta foga nello scegliere le guide ed i percorsi? non pensate che con la montagna non si scherza e ci vuole preparazione fisica oltre che “educativa”? la redazione mi sembra abbia scritto un articolo neutro, ognuno può farsi l’idea che vuole? siamo in democrazia o viviamo in regole “scout”??? saluti

    • Aldo i tuoi commenti sono molto divertenti se letti da uno scout. È evidente che sei cresciuto con uno stereotipo immotivato e basato sul niente, ma nonostante questo riesci comunque a trovare il coraggio di commentare l’articolo senza aver cercato di capire né quale sia la versione veritiera della storia né quale sia lo scopo dell’educazione scout.

  11. dalla foto si vede un pick-up marca toyota non una jeep.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*