Pasqua sicura, rischio sordina per la Madonna che scappa

Potrebbe essere una edizione a posti limitati quella della Pasqua sulmonese 2018, con qualche dubbio sulla processione del venerdì santo e qualcuno in più per quello della domenica della Madonna che scappa in piazza.

Nulla a che vedere con le barriere anticarro che pure fecero la loro apparizione lo scorso anno e che vennero piazzate per evitare eventuali e temuti attentati terroristici: piazza e strade, infatti, quest’anno dovranno rispondere a calcoli matematici e misure ben precise, quelle stabilite cioè a giugno dello scorso anno dalla cosiddetta circolare Gabrielli emanata all’indomani della tragedia di piazza San Carlo a Torino quando in occasione della finale Juventus-Real Madrid scoppiò il panico tra i tifosi davanti ad un maxi schermo che portò alla morte di una donna e al ferimento di oltre millecinquecento persone.
Le stringenti misure di sicurezza stabilite dalla circolare hanno già penalizzato manifestazioni di grande richiamo come il Palio di Siena (che dai 40mila spettatori ha dovuto ridurre a 15mila le presenze) e, per tornare in città, la notte bianca che era stata programmata e poi annullata ad agosto.
Secondo i parametri dettati dalla circolare, infatti, un evento come quello della Madonna che scappa in piazza che richiama oltre le 20mila persone è considerato tra quelli a rischio elevato e per i quali sono necessarie una serie di misure di sicurezza che variano, però, a seconda dei casi e in base alle valutazioni che sono affidate al questore.
I parametri sono diversi, dal tipo di evento (quelli religiosi hanno una basso indice) alla disposizione del pubblico (in piedi hanno un rischio maggiore) e soprattutto in base alla topografia del luogo, lo spazio a disposizione, le vie di fuga presenti.
In linea di massima, però, gli eventi ad elevato rischio non potrebbero contenere più di 1,2/2 persone per metro quadrato e considerando che piazza Garibaldi si estende su circa 9mila metri quadrati, teoricamente non potrebbero stare in piazza oltre le 11-18mila persone.
Negli anni scorsi le stime giornalistiche, sempre un po’ eccessive a dire il vero, non sono mai scese sotto i 30mila partecipanti e questo lascia intuire che o quelle stime erano completamente sballate o che qualcosa dovrà essere rivisto nell’accesso alla piazza.
Dalla sua piazza Garibaldi può però contare su diverse vie di fuga e sfogo che, in tal senso, la differenziano da eventi in spazi all’aperto ma “chiusi” come appunto il Palio di Siena, restano tuttavia alcune misure obbligatorie da adottare che già di per sé, se applicate, sono sufficienti a complicare e di molto la vita alle forze dell’ordine.

Ad esempio dovrebbero essere previsti dei contapersone agli ingressi della piazza per evitare il sovraffollamento, ogni 250 persone dovrebbe esserci un addetto certificato alla sicurezza e ogni venti di questi un coordinatore e ancora la piazza dovrebbe essere divisa in tre settori separati tra loro con transenne antipanico, dovrebbero essere previste aree di ammassamento e vie di fuga indicate, oltre a spazi sufficienti per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso.

Problemi che saranno affrontati oggi in una riunione operativa a palazzo San Francesco e soprattutto domani nell’incontro appositamente convocato in prefettura.
Secondo il commissario di polizia Francesca La Chioma non dovrebbero però esserci particolari problemi, essendo piazza Garibaldi uno spazio ampio e aperto, tuttavia potrebbe essere necessario adottare alcuni provvedimenti sulla sicurezza che saranno però valutati domani insieme al questore.
Nella speranza che “l’ohhh” di stupore all’uscita della Madonna dalla chiesa di San Filippo non sia quest’anno con la sordina.

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