Pazienti senza Tac, la Asl diffida la clinica e avverte i carabinieri. Accesa capigruppo in notturna

Fulmini e saette, due ore e passo di conferenza di capigruppo straordinaria, convocata in fretta e furia e allargata ad assessori, consiglieri regionali, senatrice, per giungere alla conclusione di scrivere una lettera. A redigerla, preparata e confezionata, il sindaco Annamaria Casini; destinatario il presidente Marsilio, affinché chiarisca qual è il ruolo dell’ospedale di Sulmona nella gestione dell’emergenza Covid e quali sono e dovranno essere i percorsi nella gestione dei pazienti.
La scintilla l’ha accesa la visita fatta ieri ad alcuni pazienti Covid della clinica San Raffaele all’ospedale Annunziata: quasi un “affronto” secondo la sindaca Casini che dal suo profilo Facebook aveva già scagliato il suo anatema contro la Asl che considera “il nostro ospedale come centro Covid a giorni alterni”.


In realtà, lo spiega il consigliere comunale Maurizio Balassone di Sbic, che è medico, quella di ieri non è stata altro che un’operazione di pre-triage e gestione di un’emergenza sanitaria, con un paziente colto da aneurisma, altri con gravi problemi respiratori. Impossibilitati ad essere valutati nella clinica “dove il personale di radiologia è stato messo in cassa integrazione – ha detto Balassone – e quindi dove gli esami non si possono fare”.
Sul comportamento della San Raffaele, d’altronde, non è solo Balassone a chiedere conto, perché ieri sera la stessa Asl ha inviato una diffida formale alla clinica, mandandola per conoscenza anche ai carabinieri del Nas, nella quale si invita “ad astenersi da tale non condivisibile pratica”, ossia quella di avanzare “richiesta di trasferimento di pazienti positivi al Covid 19 non corredata dai necessari ed opportuni esami diagnostici, con particolare riferimento alla Tac”.


C’è chi ipotizza, come la senatrice Di Girolamo, di precettare la struttura o di mettere personale nella clinica che faccia il lavoro nella stessa struttura, senza con questo “sporcare” l’ospedale, chi rivendica e chi critica la zona rossa, chi alza cartelli e chi contesta alla sindaca di aver fatto finora tutto da sola senza coinvolgere nessuno e che, solo ora, perché è in difficoltà, chiedere aiuto e forza alle istituzioni.
L’auspicata unità vacilla e tentenna, anche perché il documento pre confezionato non è condiviso e soprattutto non supportato da una relazione chiara su cosa sia successo. Con questo continuo vizio del sentito dire.
Una notte di pausa che porti consiglio e chissà in giornata la firma in calce alla lettera.

2 Commenti su "Pazienti senza Tac, la Asl diffida la clinica e avverte i carabinieri. Accesa capigruppo in notturna"

  1. Quasi tutto il personale della radiologia è a partita iva, da anni!
    …altro che cassa integrazione!

  2. Ieri mio figlio di 3 anni è caduto dalla sedia facendosi un taglio alla testa e perdendo sangue…ho chiamato il suo pediatra e mi ha detto che nessuno poteva venire, nemmeno la guardia medica a causa dell’emergenza e io , ovviamente, non ho potuto portarlo al pronto soccorso per paura del contagio(vista la precaria ed insufficiente messa in sicurezza )…ora , innanzitutto, spero che mio figlio non abbia conseguenze altrimenti consiglierei al sindaco e tutti i responsabili di cambiare nazione e secondo come voleva dimostrarsi le emergenze extracovid come le affrontiamo? È inutile, adesso ,che la nostra sindaca e la cara senatrice urlino giustizia per un caso di cui ,a mio avviso,sono responsabili anche loro:non ci scordiamo che fu la sindaca a dare l’ok alla proposta di covid free ,il giorno stesso del ricovero da Castello…io non capisco dove possa arrivare la sfacciataggine e l’incoerenza di una persona …una sola parola(imperativa) DIMETTITI…..

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