Picchia e perseguita l’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 30enne

Non potrà avvicinarsi a meno di 500 metri di distanza il 30 enne di Sulmona che ha perseguitato e picchiato, all’interno di un bar, l’ex fidanzata. E’ la misura cautelare emessa dal Tribunale di Sulmona nei confronti del giovane. Il 30enne questa mattina, inoltre, ha disertato l’interrogatorio di garanzia, fissato dal giudice Alessandra De Marco.

I fatti, secondo l’accusa, sarebbero iniziati nel settembre dello scorso anno. Il ragazzo, mosso da motivi di gelosia nei confronti della ex compagna, si sarebbe presentato in diverse occasioni nell’abitazione della donna. Il ragazzo l’avrebbe minacciata gravemente. La sua ossessione per lei ha portato l’uomo a tenere d’occhio anche gli orari di accesso su Whatsapp. Dalla rete online fino agli appostamenti nei luoghi frequentati dalla ragazza: dal posto di lavoro ai locali di svago.

Fino ad arrivare alla violenza, picchiandola all’esterno di un locale. L’imputato, in un’altra occasione, avrebbe somministrato del metadone dopo essere entrato di notte a casa della donna. Il tutto per conciliare il sonno della ragazza e impedirle di fuggire.

Condotte che, come riportato nell’ordinanza redatta dal giudice, “hanno cagionato un grave stato d’ansia alla persona offesa, costretta a modificare le proprie abitudini di vita”. La misura cautelare è stata la soluzione adottata dal giudice del Tribunale di Sulmona. Qualora dovesse essere trasgredita, per il 30enne scatterà l’arresto.

5 Commenti su "Picchia e perseguita l’ex compagna: divieto di avvicinamento per un 30enne"

  1. Come mai per questi fatti niente nomi mentre per un po’ di fumo pure il codice fiscale?

  2. Marco Sciarra | 11 Luglio 2024 at 20:05 | Rispondi

    … e poi si attacca e si critica Teresa …

  3. Le basti sapere che Zero è il suo nome

  4. Giorgio il Colombiano | 12 Luglio 2024 at 01:21 | Rispondi

    Hanno arrestato quasi tutti i pusher di Sulmona se vi serve roba buona venite da me

  5. Il nome dovrebbe essere fatto, soprattutto per mettere un guardia altre ragazze (e i genitori) che potrebbero capitargli sotto.

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