Pieni poteri

Il provvedimento definitivo, quello cioè che assegna i dirigenti ai singoli settori, dovrebbe essere emesso oggi dalla sindaca di Sulmona, ma dalla, anzi dalle delibere (visto che ne sono state fatte più di una a correzione delle precedenti) pubblicate finora, emerge chiara l’ipotesi di un forte ridimensionamento del ruolo e delle funzioni attribuite a Filomena Sorrentino, fino ad oggi dirigente, tra gli altri, del bilancio e delle partecipate.
L’atto, che si presenta come riorganizzazione delle macro aree e applicazione del principio di rotazione al fine “di distribuire in modo organico i servizi e le funzioni ai diversi uffici” (sic), nei fatti concentra nelle mani del segretario generale, Nunzia Buccilli (nel caso, come si presume, mantenesse anche la dirigenza del primo settore) una quantità enorme di potere. Perché oltre ai già ampi settori da questa controllati, si aggiungono con questo provvedimento quelli strategici del bilancio e contabilità, dei tributi, dell’economato (settore aggiunto solo ieri con una seconda delibera a correzione della prima) e, attinenti al primo settore, il servizio delle partecipate.

E forse non è un caso che proprio questo servizio, che la Sorrentino (l’unica dei dirigenti ad essere entrata a palazzo San Francesco tramite concorso) aveva gestito scontrandosi con la politica (come nel caso del parere negativo dato per le assunzioni al Cogesa), sia stato sfilato dal controllo della dirigente del secondo settore a cui rimane in “dotazione” anche l’addetto all’ufficio delle partecipate (di fatto per il momento smantellato) che dalla Sorrentino era stato istituito.
Il tutto alla vigilia dell’approvazione del bilancio di previsione che la dirigente ha evidentemente preparato e di cui ora perderà il controllo.


Nelle mani della segretaria comunale, oltre all’ufficio provvedimenti disciplinari, vanno dunque la segreteria generale che comprenderà i servizi entrate e tributi, gli affari generali, trasparenza e anticorruzione, bilancio e contabilità, economato, organizzazione. E ancora, come reggente del primo settore avrà il controllo degli affari legali, servizi alla persona, servizi alla collettività, personale e partecipate. Pieni poteri, insomma.
Al secondo settore, retto dalla Sorrentino, resta solo la Cuc e servizio gare, i servizi demografici, il protocollo, i trasporti, la farmacia e il controllo di gestione, oltre alla vicesegreteria.
Tutti gli altri servizi restano al terzo e quarto settore, a capo dei quali c’è il dirigente a tempo Amedeo D’Aurelio: protezione civile e post sisma, lavori pubblici, ambiente, demanio e patrimonio, urbanistica, attività produttive ed edilizia.


Per avere un’idea del “modo organico” e dell’equilibrio dei carichi di responsabilità con cui è stata fatta questa specie di riorganizzazione, basta vedere le posizioni organizzative di cui ciascun dirigente sarà dotato: 4 per la Buccilli (tra segreteria e primo settore), 1 per la Sorrentino, e 2 (uno per settore) per D’Aurelio.
“La ratio del presente provvedimento – si legge nella delibera – è da rinvenirsi nella necessità di rendere l’articolazione della struttura più funzionale ai compiti e ai programmi dell’amministrazione”, una motivazione che sembra essere alquanto debole a fronte della sostanziale rimozione del dirigente del bilancio che, ritiene l’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, deve essere debitamente motivata in virtù della sua specificità tecnica e della sua autonomia ordinamentale: “La facoltà di revoca va, quindi, ancorata ad oggettive certezze sia per gli aspetti procedurali che provvedimentali – scrive il ministero riferendosi ai dirigenti del bilancio -, secondo l’autonomia regolamentare dell’ente, utili ad evitare ogni forma di distorsione del provvedimento, trattandosi di misura grave e di sicuro impatto nell’apparato organizzativo e gestionale dell’ente”.


Per il ministero, inoltre, chi subentra all’incarico deve avere competenze adeguate (come sicuramente l’avvocato Buccilli avrà), ma comunque “la revoca sindacale dell’incarico di responsabile finanziario, attesa l’assoluta prevalenza delle sue attribuzioni alla tutela di profili ordinamentali, potrà essere limitata ai casi di gravi e riscontrate irregolarità contabili – scrive l’Osservatorio – e subordinata all’acquisizione di un parere obbligatorio e vincolante del Consiglio dell’ente, da comunicare entro 30 giorni dall’adozione alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti”.
Non sappiamo di quali “colpe” sia responsabile la Sorrentino: non è scritto nella delibera e non ce lo ha spiegato l’assessore al ramo Stefano Mariani che non risponde al telefono ormai da giorni (questione di stile ed educazione). Ma è probabile che sarà qualcun altro prima o poi a porre qualche domanda in merito.

1 Commento su "Pieni poteri"

  1. Anche oggi un giorno in meno la fine del mandato di avvicina INESORABILMENTE.

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