Punto nascita, Paolucci: “Non daremo seguito alla richiesta del ministero”. E attacca i 5 Stelle

La Regione non ascolta il ministero per il momento e prende tempo, tempo prezioso, dice l’assessore alla Sanità Silvio Paolucci, per chiedere al ministero, tutti insieme, una rivalutazione della deroga alla chiusura del punto nascita di Sulmona. “Il governo regionale non darà seguito alla richiesta di cronoprogramma di chiusura e dunque c’è tutto il tempo perché possa essere fatta questa rivalutazione” spiega Paolucci, consapevole che la battaglia sul punto nascita, per Sulmona e il suo territorio, assume ben altra valenza: “Se oggi interessa la questione punto nascita, la peculiarità del territorio del Centro Abruzzo riguarda necessariamente anche altre scelte in campo economico, turistico, della mobilità”. Dal tribunale, allo snodo ferroviario, agli insediamenti industriali, insomma, la vertenza è di quelle in cui le aree interne si giocano la loro identità di territorio e il rapporto con l’organizzazione geopolitica e amministrativa d’Abruzzo.

Quindi la risposta ai Cinquestelle, ai due senatori Di Girolamo e Di Nicola che, sulla Regione e su Paolucci avevano scaricato tutte le responsabilità di questa minaccia. “La nota dei due senatori dà l’impressione di essere un attacco preventivo di chi forse si sente in torto – commenta l’assessore alla Sanità -. Dopo l’errore clamoroso che hanno fatto sulla gestione della questione autostrada, il rischioso taglio (con retromarcia)  che avevano apportato al masterplan Abruzzo, la sciagurata delibera del Comune di Roma sul terminal spostato ad Anagnina anche in questo caso sono propensi più a difendere i loro rappresentanti al governo (anche quando non citati come il caso della ministra Grillo) che a difendere la loro Regione. Per altro il ministero della Salute non ci ha mai, neanche in questi mesi, attaccato per i tagli. Anzi negli ultimi incontri oltre a riconoscere il buon lavoro fatto suigli obiettivi di salute con un punteggio Lea a 202, ha anche accordato la premialita di 70 milioni”.

Dopo i sassolini tolti dalla scarpa, quindi la strategia: “Qui il punto è un altro – continua Paolucci -. Occorre lavorare tutti insieme affinché il comitato percorso nascita nazionale e il ministero ci riconoscano una valutazione territoriale ed orografica del Centro Abruzzo che consenta la deroga al reparto di ostetricia di Sulmona quale punto nascita di area disagiata. Questo il punto. E su questo sia la Lega che il Movimento 5 Stelle debbono impegnarsi. La ricostruzione fatta dai due parlamentari oltre che essere molto inesatta rischiando così un’ennesima brutta figura, è soprattutto priva del necessario senso di responsabilizzazione per rimuovere questa valutazione delle strutture nazionali. Ora senza ulteriore polemica, e lo dico ricordando che tre anni fa la mia persona fu sottoposta a ben altra e in qualche caso sporadica violenta strumentalizzazione – conclude -, diamoci da fare insieme per utilizzare questo tempo per chiedere una nuova valutazione al ministero e al comitato percorso nascita nazionale”.

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