“Quindici giorni di inferno”. Nardella alla carica per riportare gli OSS nei penitenziari

Continuano ad essere giorni infuocati all’interno del carcere di Sulmona, dove l’assenza degli operatori sociosanitari, figura scomparsa dalle strutture di detenzione abruzzesi da fine maggio, ha portato il caos. L’allarme, già lanciato due settimane fa, viene nuovamente ripetuto dal segretario provinciale Uil Pa, Mauro Nardella, che chiede aiuto prima che la situazione vada verso il tracollo.

“Credevamo che il peggio fosse passato – spiega Nardella – ma questi primi quindici giorni di giugno hanno avuto il sapore di un’amara beffa che speriamo finisca presto. Abbiamo cercato in tutti i modi di venire a capo dei motivi che hanno portato alla mancata proroga di quella che si è rivelata essere una figura determinante per la sopravvivenza carceraria”.

Lo stesso Nardella, infatti, aveva annunciato a inizio giugno che ci sarebbe stati spiragli per una proroga che avrebbe consentito agli OSS di proseguire il proprio lavoro all’interno delle carceri abruzzesi, ma di essa, ad oggi, non vi è traccia. “Preoccupa il silenzio assordante della politica – prosegue Nardella – Eppure di denunce ne sono state fatte tante. Ci si chiede a tal proposito dove andrà a parare chi aveva l’obbligo non solo morale di intervenire e non lo ha fatto. E’ ora di dire basta. Siete ancora in tempo per mettere una toppa alla falla creata, ma bisogna che facciate presto. Fatevi carico della difficilissima situazione nella quale sono andati ulteriormente a finire i penitenziari. Rimediate in maniera responsabile a ciò che c’è di più pericoloso per un carcere: il caos”.

Nei penitenziari come quello di Sulmona, senza l’aiuto degli operatori sociosanitari, vi è difficoltà nel trasportare i prelievi organici presso il Laboratorio Analisi del PO di Sulmona, effettuare il recupero dei farmaci nello stesso ospedale o nelle farmacie esterne. Altri disagi vengono riscontrati dai detenuti non deambulanti nello spostarsi, così come vi è un’inevitabile peggioramento delle condizioni lavorative del personale infermieristico e medico all’interno della struttura. A tutto ciò si aggiunge la scomparsa degli interventi di sanificazione all’interno dei locali.

1 Commento su "“Quindici giorni di inferno”. Nardella alla carica per riportare gli OSS nei penitenziari"

  1. Che pippe!
    Prima il tribunale, ora sempre sto Nardella con gli OSS da dedicare al carcere di Sulmona, quando l’ospedale viene declassato e nessuno si agita!

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