Ragionieri e geometri al Mazara, il no della preside Fantauzzi

Sulle presunte cinque aule libere al liceo “Mazara” paventate dal comitato De Nino-Morandi e individuate per un possibile rientro dei ragazzi del biennio di ragioneria e geometri, interviene la dirigente del Polo umanistico Caterina Fantauzzi che, delle aule, è “proprietaria”.

Perché insomma il comitato sembra aver fatto i conti senza l’oste.

Il liceo artistico che da anni ospita il liceo classico, tre aule del liceo Vico e la segreteria del Cipia, ha accolto nella propria struttura anche gli alunni delle medie Capograssi per evitare loro i doppi turni, in attesa che siano pronti i famosi Musp, i moduli scolastici ad uso provvisorio che presto o tardi dovranno essere attivi nella ex caserma Cesare Battisti.

Una situazione provvisoria, che sottolinea la Fantauzzi, “riguarda l’emergenza, alla quale noi con spirito di solidarietà e supporto siamo andati incontro offrendo il nostro aiuto”. Un aiuto non con le parole ma nei fatti, ribadisce la preside, “parliamo però di una condizione temporanea quella dei ragazzi delle medie cioè fino all’arrivo dei prefabbricati che accoglieranno i bambini delle Masciangioli riportando così tra i propri banchi delle Capograssi gli studenti delle medie”, aspettando i tempi tecnici del caso, perché poi dovrà necessariamente tornare alla normalità anche il Mazara a rischio ingolfamento, “non può essere sempre sacrificato il liceo artistico” incalza la dirigente scolastica.

Per capirsi, nella struttura di via De Matteis non ci sono aule a disposizione, ma spazi, sale docenti, presidenza, biblioteca, delle quali la scuola si è privata, adibiti ad aule e messi a disposizione in virtù di una emergenza, cosa che non si può dire per gli alunni delle superiori di ragioneria e geometri che una sede temporanea loro la hanno, anche se non a Sulmona, essendo dal 2014, anno in cui la scuola venne sigillata dalla guardia di finanza, ospiti del Da Vinci di Pratola. L’unico incomodo, secondo la Fantauzzi, è insomma per i ragazzi oltre a quello legato allo sfratto dallo storico istituto, quello della trasferta, che non può essere paragonato però all’urgenza della scuola media. La preside ribadisce che “non si ravvisa l’emergenza” e fa sapere come la proposta l’abbia lasciata basita: “Come si fa ad accertare la disponibilità delle aule senza conoscere le situazioni, delegittimando nei fatti il lavoro delle istituzioni”.

Da ricordare poi come anche il liceo classico ai tempi del post sisma si trsferì nell’ex sede sede della Croce Rossa (oggi sede della Lombardo-Radice), cosa che rammenta la preside Fantauzzi, non hanno voluto per i ragazzi del De Nino, una possibilità che a quanto pare non sarebbe piaciuta tra le ipotesi di trasferimento.

La questione scuole è ormai un ferro rovente che produce scintille, il destino del De Nino-Morandi e il suo ritorno celere nella sede di via D’Andrea, è la speranza di una città intera. Così come pure le sorti del classico Ovidio da otto anni in attesa di tornare in piazza XX settembre. Ma nel mare magnum delle difficoltà, di scuole vulnerabili, le ragioni dell’urgenza e della sicurezza, insomma vengono prima di quelle del cuore.

A.D.F.

2 Commenti su "Ragionieri e geometri al Mazara, il no della preside Fantauzzi"

  1. Il De Nino-Morandi è in estinzione. Che male c’è se il polo tecnologico unito resta a pratola? Qualche paninaro di sulmona vende meno panini? Sulmona non sarà mai riconosciuta come leader del territorio finchè continuerà con questa miope politica di campanile.

  2. bene,anzi male…i problemi scuole,quasi tutte,sono iniziati tempo fa’,quindi le riflessioni,i tavoli di concertazione ,le discussioni,il confronto,ecc, non hanno prodotto nessun risultato,
    se non quello sotto gli occhi di tutti,il caos totale ,edifici,classi,trasporti,tempo libero,
    palestre,mense, ecc,ecc,le istituzioni ,i presidi,i consigli di istituto,hanno responsabilita’
    precise,tra queste la sicurezza in generale,l’emergenza non giustifica l’inettitudine,
    l’incapacita’ di trovare giuste soluzioni con il gioco del rimpallo,le certificazioni,il nulla osta esistono si o no?chi si assume pubblicamente le responsabilita’sicurezza in generale
    delle strutture?dei trasporti alunni?mense,ecc,ecc,…ma i genitori non hanno nulla da dire? Da anni accettano passivamente,non protestano, incantati dalle promesse,magiche illusioni dei politicialtroni,amministratori,consiglieri,ecc,ecc del nulla ,bravi nelle dichiarazioni,nei comunicati,nelle chiacchiere ,poi nei fatti zero assoluto….
    risultati positivi solo per i loro interessi ,particolari(forse privati), ritorni economici,consensi,passaggi pubblicitari,ecc….o no?

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