Rendicontazione fittizia dei corsi di formazione: truffa per ricevere fondi PNRR smascherata dalla GdF

Formazione del personale dipendente ma solo sulla carta per ottenere crediti d’imposta inesistente. La Guardia di Finanza di Sulmona ha smascherato la frode condotta da due imprese operanti nella gestione delle strutture per anziani tra Valle Peligna, Marsica e Alto Sangro. Le due aziende hanno dichiarato di aver speso 800.000 euro per la formazione del personale dipendente, al fine di ricevere l’incentivo comunitario, finanziato dai fondi Pnrr.

Quattordicimila ore di formazione solo sulla carta, con tanto di registri didattici e delle presenze. Ma sui “banchi” i dipendenti non sono mai andati, poiché quelle lezioni non sono mai realmente state erogate. E a nulla è valsa la rappresentazione documentale presentata agli agenti delle Fiamme Gialle. Un danno erariale allo Stato arrivato anche grazie alla presunta complicità di revisori legali e società di consulenza. Profili professionali che, all’occorrenza, hanno elaborato e predisposto attestati e certificazioni risultati totalmente inattendibili. La formazione, secondo quanto ricostruito dagli agenti diretti dal Capitano Cecilia Tancredi, di fatto non è avvenuta né in presenza né in modalità a distanza

Il meccanismo fraudolento è venuto alla luce all’esito delle indagini condotte dalla GdF. Una truffa basata sulla creazione di crediti d’imposta inesistenti per la successiva compensazione illecita, in sede di versamento delle imposte dovute, con un ingente danno alle casse erariali. Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, infatti, le imprese beneficiarie del credito hanno azzerato quasi del tutto il proprio debito tributario e contributivo, ricorrendo all’istituto della compensazione orizzontale per gli anni 2022, 2023, 2024. Inoltre, una delle imprese non aveva i requisiti giuridici per poter richiedere il beneficio, posto che, al momento dell’istanza, versava in situazione di difficoltà finanziaria per aver eroso il capitale sociale oltre i limiti consentiti dal Regolamento (UE) N. 651/2014.

I due rappresentanti legali delle strutture residenziali per anziani, autori del sofisticato meccanismo di frode, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona, per i reati di cui agli artt. 640 bis C.P. “truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche” e 10-quater, comma 2, D.Lgs. n. 74/2000 “Indebita compensazione di crediti inesistenti”.

3 Commenti su "Rendicontazione fittizia dei corsi di formazione: truffa per ricevere fondi PNRR smascherata dalla GdF"

  1. Sarebbero da controllare tutti i Centri di Formazione!!!!

  2. … ed anche stavolta… niente NOMI !

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