Musica e Solidarietà: The Beatbox portano in scena i mitici Fab Four

Sul palco del teatro Maria Caniglia per “rivivere l’incredibile avventura dei Beatles e di come abbiano cambiato il corso della musica”. Questo il senso del concerto The Magical Mistery Story – Now and Then il nuovo spettacolo dei The Beatbox che giovedì 2 maggio alle ore 21 porterà in scena la storia e la musica del celebre quartetto di Liverpool.

Interpretando fedelmente non solo il repertorio musicale del gruppo inglese più famoso al mondo. Nulla infatti sarà lasciato al caso dai quattro giovani musicisti di The Beatbox, Marco Breglia, Filippo Caretti, Michele Caputo e Federico Franchi, della stessa età dei Beatles degli esordi negli anni ’60; dalla strumentazione, originale e identica a quella dei Beatles, ai cambi di abiti e trucco con vestiti “confezionati su misura per la band dalla stessa sartoria inglese che creò quelli dei Fab Four per la tournee americana”. Una vera e propria tribute band, “quelle che a differenza delle cover band, hanno esattamente tutto uguale alla band che omaggiano” per uno spettacolo che vedrà i musicisti uscire all’inizio con gli abiti degli esordi dei Beatles, poi con quelli del famoso concerrto all’Ed Sullivan show e con i costumi del Sgt. Pepper’s per chiudere con i vestiti di Abbey Road nella la parte finale del concerto.

Uno spettacolo che porterà in scena i Beatles non solo attraverso la loro musica ma anche con le storie raccontate dal noto conduttore e giornalista musicale Carlo Massarini che al pubblico del Caniglia svelerà aneddoti e curiosità della mitica band.

“Un concerto impossibile” lo definisce Massarini perché, come lui stesso spiega “The Beatbox suoneranno pezzi che i Beatles non hanno mai eseguito dal vivo” perché costretti dal 1966 a fare musica solo nello studio di registrazione. “Per via dell’amplificazione troppo piccola per suonare – continua il giornalista – per le urla delle ragazze che coprivano le loro voci e perché costretti a scappare nei blindati dopo i concerti”. Ma soprattutto perché la tecnologia di allora non permetteva di replicare dal vivo quello che facevano in studio. Motivi in più per non perdere un appuntamento unico con le canzoni di chi ha scritto la storia della musica mondiale.

La serata, organizzata dall’associazione Nomadi Fans Club Un Giorno Insieme rientra nel programma della nuova edizione di Musica e Solidarietà – una colonna sonora per la vita a sostegno, quest’anno, del reparto di ortopedia dell’ospedale di Sulmona.

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