L’Abruzzo che torna a valorizzare il proprio passato, se recente o più lontano poco importa. Un Abruzzo che sembra quasi si stia scoprendo (o riscoprendo) e dopo il boom della cosiddetta Transiberiana d’Italia (ora in partenza per tre weekend anche da Roma Termini) ad essere valorizzato sarà anche il Tratturo Magno.
L’idea, infatti, è quella di farne una pista ciclo-pedonale per tornare a percorrere quel tragitto che i pastori, in secoli ormai lontani, hanno attraversato per raggiungere il tavoliere delle Puglie, dall’Aquila a Foggia per raggiungere temperature più miti adatte al pascolo delle greggi. Una vera e propria autostrada degli ovini 244 chilometri lunga e 11 metri larga. Il dipartimento di ingegneria dell’università dell’Aquila ha così siglato un accordo con Csen /Centro sportivo educativo nazionale) per uno studio di fattibilità del progetto ideato dal giornalista Fulgo Graziosi. Ci vorrà qualche mese prima che si possa avere un esito dello studio che coinvolgerà le tre regioni attraversate, oltre ad Abruzzo e Puglia anche il Molise.
Da progetto, in sintesi, il tracciato non si limiterà solo ad essere una pista attraversabile ma sarà aperta a diverse attività sportive praticabili lungo il percorso con l’obiettivo, tra l’altro, di coinvolgere anche le diverse realtà dei luoghi attraversati. Recuperando vecchie strutture sorgeranno, infatti, stazioni di ricovero e ristorazione, servizi igienici che fungeranno un po’ da divisione in tappe dell’intero tragitto così da renderlo praticabile più facilmente.
L’Abruzzo delle tradizioni, della natura, dello sport pare si stia risvegliando per un rilancio virtuoso delle sue bellezze, della sua storia per un’idea di sviluppo diversa ed eco-sostenibile.
Simona Pace
Che bella inziativa non vedo ora che il progetto va in Porto