Ritardi sui fondi europei. I conti non tornano

All’ultimo posto sul FESR; al terzultimo posto sul FSE; al quindicesimo posto sul Piano Sviluppo e Coesione FSC e al terzultimo posto sul FEASR con risorse non utilizzate pari a 1,312 miliardi di euro su un totale di 3,165 miliardi per il ciclo di programmazione 2014 -2020 e a 1,179 miliardi su un totale di ben oltre 1,185 miliardi per il ciclo di programmazione 2021-2027.

E’ l’impietosa classifica stilata dall’Ispettorato Generale per i rapporti finanziari con l’Unione Europea che certifica la lentezza della Regione Abruzzo sull’utilizzo dei fondi europei per i periodi di programmazione 2014 – 2020 e 2021 – 2027 Ad illustrare “la grave situazione” i consiglieri di opposizione del consiglio regionale d’Abruzzo che ieri mattina in conferenza stampa hanno esposto “i contenuti di un’interpellanza che chiede alla giunta Marsilio di fare chiarezza”. Su quelle risorse non utilizzate sulle quali l’opposizione chiede risposte al centrodestra sia “in merito alle cause” sia in merito alle “strategie che si intende mettere in campo per sanare il divario rispetto alle altre regioni italiane”.

Un documento presentato non a caso ieri, 9 maggio, giorno in cui si celebra l’Unione Europea, realtà che “può e deve rappresentare una risorsa importante per la crescita economica del nostro territorio” come dichiarato in conferenza stampa dal consigliere regionale Luciano D’Amico, firmatario quale capofila della coalizione Patto per l’Abruzzo dell’interpellanza insieme al capogruppo del Partito Democratico Silvio Paolucci. “Una pessima fotografia dell’Abruzzo – commenta lo stesso capogruppo PD – che evidenzia l’incapacità della Regione di spendere efficacemente le risorse che ha in dotazione”; risorse che restano ferme mentre i cittadini abruzzesi annaspano tra tante difficoltà per l’assenza di un’attività di programmazione e pianificazione efficace.

Carenze che hanno portato ad accumulare ritardi anche sulla quota di cofinanziamento regionale ai programmi PR FESR e FSE + del 2021-2027, continua Paolucci spiegando che dei 195,77 milioni che la Regione Abruzzo deve destinare risultano utilizzate “solo le briciole, non più di qualche milione”, situazione aggravata dall’assenza di un cronoprogramma per gli anni 2022, 2023 e 2024 “con il risultato di tenere al palo bandi e finanziamenti di progetti”.

Chiedono risposte chiare i consiglieri di opposizione alla Giunta Marsilio che dovrà spiegare “come intende recuperare i ritardi accumulati” e, per la quota di cofinanziamento regionale, “qual è la dotazione finanziaria e quali sono state le quote finora stanziate”. Con la speranza che la soluzione adottata non sia quella “semplicistica di andare a coprire le somme dirottando le somme FSC che così verrebbero sottratti al loro scopo primario”, il capogruppo PD Paolucci e il consigliere regionale D’Amico concludono auspicando che “l’Abruzzo riesca a togliersi di dosso la maglia nera che l’inefficienza di questo governo gli ha fatto indossare per anni”.

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