Sbic e i “sospesi” del sindaco Casini

“Però noi vogliamo delle risposte”. Parte con una premessa molto chiara la lettera di Sbic al sindaco Casini. Perché finora le questioni sollevate non hanno trovato risposte, appunto: “Troppo spesso il sindaco della nostra città fa spallucce sui problemi. Noi ora vogliamo delle risposte e pretendiamo un approccio operativo, pragmatico ai problemi, per una loro soluzione”.
Quindi l’elenco e l’esempio delle questioni sospese, a partire dalla cultura: “Prendiamo per esempio il tema della cultura. Non possiamo continuare a spendere dei soldi (e con l’arrivo del finanziamento statale alle manifestazioni ovidiane sarebbero anche un bel po’ di soldi) per attività che si spengono non appena accese – scrive il movimento politico per il Bene Comune -. Non vogliamo occuparci della qualità delle occasioni culturali, vogliamo porre l’accento sul fatto che non c’è nessuna visione generale sul tema più importante: i luoghi della produzione culturale.
Non si possono presentare libri e non avere una biblioteca; non si può fare una piccola mostra d’arte e non sapere cosa fare della Pinacoteca comunale; non si può avere un festival internazionale di cortometraggi e tenere chiuso il cinema; non si può avere un concorso lirico e usare lo spazio teatrale solo per il consumo e non per la produzione di teatro”.
Fino ad arrivare al tema di strettissima attualità, quello di una città senza biblioteche: “Noi vogliamo risposte su questo a cominciare dalla biblioteca comunale per continuare con il cinema e tutto il resto – continua Sbic -. E poi, quali azioni sono state poste in essere nei confronti della Regione per la riapertura dello spazio di studio e lettura dell’Apc? Si può ipotizzare di dare la possibilità ai ragazzi di usare provvisoriamente uno spazio comunale favorendo così la lettura e lo studio per i prossimi esami?
Sindaco, non faccia finta di non aver letto”.

Commenta per primo! "Sbic e i “sospesi” del sindaco Casini"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*