A metterlo nero su bianco, questa volta, è un fedelissimo della sindaca e di Gerosolimo: il consigliere Andrea Ramunno che già qualche giorno fa aveva fatto oscillare il termometro della febbre di coalizione.
Ramunno parla di “dimissioni forzate dell’assessore Alessandra Vella”, di “scelta non condivisa dalla coalizione”.
Il sindaco “si sbaglia ancora sui metodi utilizzati, come avvenuto più di una volta in questi 18 mesi di amministrazione – scrive Ramunno -. Nei prossimi giorni chiederò la sottoscrizione di un documento programmatico che impegni tutta la coalizione su questioni concrete da portare avanti nel breve, medio, lungo periodo perché la città aspetta delle risposte, non nomine continue. Se ciò non dovesse avvenire, metterò in discussione la mia esperienza di consigliere comunale facendo innanzitutto autocritica sull’impegno profuso in questo anno e mezzo”.

Come lei, dell’avvicendamento, nessuno o quasi sapeva niente tanto tra i consiglieri, quanto all’interno della stessa giunta. Si sta insomma come foglie sugli alberi d’autunno, per addolcire con la poesia.
Perché è facile che un giorno, all’alba del 5 marzo, ad esempio, uno si svegli la mattina e non si ritrovi più con i gradi di assessore. O con quelli da sindaco.
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