Scomparso l’oro dei fedeli: nuove accuse a don Daniel. Il prete: “Solo chiacchiericcio di paese”

Dalla positività alla cocaina alla scomparsa dell’oro donato dai fedeli di Rivisondoli. Si infittiscono le ombre attorno a don Daniel Arturo Cardenas, parroco di Rivisondoli sospeso dalla Diocesi Sulmona-Valva, dopo la positività alla cocaina accertata dagli esami tossicologici, a seguito dell’incidente stradale che ha visto coinvolto il prete alla guida della propria Toyota. Da quella “sbandata” di domenica 10 marzo, si è aperto il vaso di Pandora: dal precedente della macchina incidentata (e abbandonata) fino all’aggressione al curato colombiano, lo scorso anno a Pescocostanzo.

L’ultima accusa arriva dai fedeli di Rivisondoli, ai microfoni del programma “La vita in diretta”, su Raiuno. Chi è senza peccato scagli la prima pietra, recita il vangelo di Giovanni. E il masso lanciato è di quelli pesanti. Don Arturo avrebbe rubato l’oro che i fedeli hanno donato alla Madonna della Portella. Collane, orecchini e bracciali preziosi. Lasciti e regali ex voto che don Palmiero aveva lasciato in eredita a don Daniel, al momento del passaggio di testimone con tanto di atto che sarebbe stato firmato dal parroco. Doni per grazia ricevuta, fatti dai rivisondolesi, custoditi nella cassaforte della casa canonica ed ora scomparsi nel nulla.

Don Daniel, dalla sua, asserisce che il tesoro è solo un simbolo da ricercare nell’effige della Madonna del ‘600, presente nella chiesa di San Nicola. “L’oro non c’è – spiega a “La vita in diretta” -. Nel santuario vige la sobrietà. Su questo argomento preferisco parlare con precisione quando raccoglierò la necessaria documentazione con i miei legali. E’ solo chiacchiericcio di paese. Accuse che non possono essere sostenute”.

8 Commenti su "Scomparso l’oro dei fedeli: nuove accuse a don Daniel. Il prete: “Solo chiacchiericcio di paese”"

  1. Tra 2/3 giorni verrà accusato anche della strage di Bologna, del delitto di Cogne e di aver nascosto Bin Laden e Messina Denaro insieme nel retro della canonica

  2. NELIO Cor nessuno lo accusa della strage di Cogne di Bologna…dove ha nascosto Bin Laden….Sono cose serie l’oro che la gente ha donato per Ringraziare il Signore …se il Don non si faceva tutto questo non sarebbe successo

  3. A me colpisce che nel XX secolo si cerchi ancora di comprare l’indulgenza

  4. Ventunesimo.

  5. Questo povero prete non ha santi in paradiso.In altre parrocchie di questa diocesi hanno rubato tutti le offerte alla Santa ,depositate nei conti al bancoposta e nessun giornale ne ha fatto parole, nessuno di Sulmona né il Centro e soltanto un articolo di uno di
    L’Aquila. Questa è la vera “Mafia della Nannarone” perché la curia del vescovo si è accordata con l’infimo ladrone e si è ripresa indietro,senza ricettare, denaro che aveva rubato ad altre povere persone.

    • Ed appunto per questo i putinians affermano che la stampa italiana dice solo il falso. Se questo povero Cristo avesse rubato dall’interno le offerte dei fedeli al Bancoposta, allora per non ledere il prestigio isitituzionale del Bancoposta ,la stampa non ne farebbe menzione e la magistratura metterebbe tutto a tacere, PERCHÈ lo stato italiano è affidabile e pulito (non è quindi la Russia) mentre se ruba ai semplici fedeli, cioè ai poveracci che non hanno nulla da perdere se non le offerte che hanno fatto al Santo, allora la stampa si scatena e ci trova motivo di guadagno anche una RAIUNO,che, appartiene alla stessa parrochia di Bancoposta. Questo è il volto dell’Italia.

  6. antonello da messina | 21 Marzo 2024 at 11:57 | Rispondi

    CI SONO ANCHE MOLTI SIMPATIZZANTI DI DESTRA CHE FUMANO CRACK EPPURE VORREBBERO IL PROIBIZIONISMO MA LA PAROLA GIUSTA FORSE è BIGOTTISMO

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