Scoppia la lite durante il consiglio di classe: ambulanze e carabinieri tra i banchi del Vico

E’ finita con due trasferimenti in ospedale e l’intervento dei carabinieri: un consiglio di classe, per così dire, animato quello tenutosi martedì sera al liceo linguistico Vico di Sulmona dove, appunto, è stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi di due insegnanti protagoniste di una accesa lite. Le due, che per poco non sono venute alle mani, se le sono dette di tutti i colori, fin quando una di loro ha accusato un malore tanto che è stato necessario chiamare l’ambulanza del 118. Subito dopo anche l’altra insegnante si è sentita male e, a sua volta, ha chiamato i soccorsi. Entrambe refertate in ospedale per stato d’ansia. Con le sirene delle ambulanze sono arrivate quindi anche quelle dei carabinieri, tra i banchi della scuola per verificare cosa fosse successo e raccogliere le testimonianze degli altri colleghi, anche nell’eventualità di possibili denunce di parte.

La lite sembra sia scoppiata a seguito di una lunga seduta di un consiglio di classe straordinario, durato quasi sei ore, e nella quale i professori non riuscivano a trovare un accordo “in merito alla stesura di un precedente verbale del consiglio di classe” spiega una delle due protagoniste. Il clima non proprio sereno, la tensione, la stanchezza e una difficoltà nei rapporti personali, sembra abbiano fatto il resto.

Una non proprio edificante pagina di scuola che, tuttavia, sembra essere lo specchio di un Paese dove la voce, anzi le mani, si alzano anche nelle sedi istituzionali più alte: l’esempio dell’altro giorno alla Camera dei deputati, con la rissa scoppiata mentre si discuteva dell’autonomia differenziata, e ancora ieri la bagarre scoppiata in Senato, sono solo gli ultimi degli esempi che la classe dirigente offre ai giovani e non solo.

20 Commenti su "Scoppia la lite durante il consiglio di classe: ambulanze e carabinieri tra i banchi del Vico"

  1. Ripeto: non era uno scrutinio! E nessuno era sul punto di venire alle mani!

  2. X quanto riguarda il fatto della camera dei deputati, una rissa è quando i partecipi sono intenti ad usare le mani, in questo caso è stata un’ aggressione nei confronti di una persona. Una rissa è un’ altra cosa.

  3. Diverbio accesso ma nessuno ha alzato le mani ….
    Alla camera invece hanno fatto proprio schifo !
    ….non e’ paragonabile !
    Spero che i cittadini si svegliano e comincino a prendere le distanze
    Da questa maggioranza fatta di sfilate ….autoreferenze ….e attacchi contro la pensa diversamente

  4. ALLA CAMERA I DEPUTATI CE GLI AVETE MANDATI VOI CON IL VOSTRO VOTO

  5. Non so chi ha visto l’inchiesta di Fanpage mandata in onda ieri sera su La 7…da brividi…
    Se quelli sono i “nuovi” valori che ci aspettano… Poveri ragazzi, il futuro è veramente cupo!
    La tristezza in tutto ciò è che, scava, scava, dietro la facciata del l’ideologia alla fine, ci sono sempre i soldi e il loro immenso potere.

    • Di grazia, cosa c’entrano i soldi in questo frangente?

      • Il commento era legato al precedente in cui si parlava della qualità della politica attuale.
        I ragazzi protagonisti dell’inchiesta, legati al mondo della politica, appunto, avevano prodotto una visione alquanto distorta su alcune realtà storiche.
        La considerazione sui soldi era sempre relativa all’inchiesta trasmessa in tv.
        Chi non l’ha vista ovviamente, non può saperlo.

  6. L'Avanguardista | 14 Giugno 2024 at 09:54 | Rispondi

    In quasi 25 anni di mestiere docente nella scuola non ricordo di un simile evento, con uno scrutinio di 6 ore e con tanto di Ambulanza e Carabinieri al seguito.
    Forse bisognerebbe far capire a questi docenti che un loro voto a scuola non cambierà mai la vita e il futuro delle persone.
    Forse la cosa si può inquadrare in quei dispetti tra docenti che non si potevano digerire da tempo.

  7. Io la penso esattamente al contrario, cioè mi spiego:
    Proprio perché sono stati capace di star lì 6 ore per “un voto” è sinonimo di grande correttezza e attaccamento al ruolo dell’ insegnante. È proprio grazie a queste persone che forse andiamo ancora un po’ avanti, altrimenti per lo più c’è gente che timbra e stimbra senza nessuna ideologia da portare avanti. Tutto questo a prescindere da chi tra le due abbia torto o ragione.

    • L'Avanguardista | 14 Giugno 2024 at 13:53 | Rispondi

      Lei non conosce il meccanismo e le norme.
      Quando si arriva allo scrutinio tutti i voti sono stati già messi per via telematica.
      Se c’è un indecisione su una promozione e/o un voto si perviene immediatamente alla votazione del Consiglio fatta da tutti i docenti con cui si arriva alla FINE. Non ci vogliono 6 ore ma solo pochi minuti.

  8. SalviamoSulmona | 14 Giugno 2024 at 12:32 | Rispondi

    Questo succede quando manca il manico, a buon intenditor…

  9. ALL’ARRUEC A CADREC GABON SCIASSY LIRILLIC SCIABON AECT FRA AECT A LU PIET FRA MA ECT A LU PIET FORT FRA

  10. La legge è uguale per quasi tutti | 14 Giugno 2024 at 13:48 | Rispondi

    Quinci giorni allo squadrista.
    Quattro ad un imbecille che voleva cingere un altro imbecille col tricolore.
    Mah.

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