Scuole e traffico: l’incubo della prima campanella

Il primo giorno di scuola, quello più atteso, con i genitori tirati a lucido più dei figli, il parrucchiere prenotato, il grembiule nuovo per chi è riuscito a trovarlo, si è rivelato ieri un vero e proprio caos. Specie per alcuni istituti scolastici cittadini, o meglio per i residenti che hanno la fortuna e la condanna di abitarci vicino.

L’arrembaggio delle auto in particolare in via Dalmazia, dove insiste uno degli istituti più grandi della città, il Capograssi, dove sono confluite scuole materne, primarie e medie, dove il numero degli iscritti è cresciuto negli ultimi anni, anche perché una delle poche scuole a rispondere a tutti i criteri di sicurezza sismica e di decenza, è stato impressionante, oltre che incivile. Nonostante il giorno estivo, il caldo e il cielo terso. Nessuno ha rinunciato all’auto e tutti, per l’abbraccio prima della campanella, hanno accompagnato il proprio pargolo.

Parcheggiati dove possono e dove no, in seconda fila, sui marciapiedi, davanti ai garage e ai cancelli delle abitazioni private: il primo, come l’ultimo giorno di scuola, il suono della campanella per i residenti si trasforma così in una roulette russa, un incubo da prestazione.

“Ieri come tante altre volte sono rimasta chiusa in casa, impossibilitata ad uscire perché il cancello era ostruito da due macchine – racconta e lamenta una dottoressa residente – sono arrivata a lavoro con quasi mezz’ora di ritardo, perché, si sa, dopo la prima campanella i genitori amano socializzare davanti ad un caffè, incuranti di dove hanno lasciato l’auto. Un solo vigile di guardia, intento perlopiù a fare attraversare i bambini. Una bolgia infernale che lede la libertà personale dei residenti, con gli scarichi delle auto che si respirano fino al secondo piano”.

Una situazione ben nota alle cronache e all’amministrazione comunale che lo scorso anno aveva annunciato l’intenzione di voler realizzare le “strade-scuola”: la chiusura di alcune arterie durante gli orari di ingresso e uscita degli studenti. Una era proprio via Dalmazia, per la quale si era studiata anche l’ipotesi di un senso unico. Buoni propositi in gran parte caduti.

Un aiuto, sul finire dello scorso anno scolastico, lo aveva dato il Pedibus: una sessantina di bambini – e altrettante auto in meno – che partendo da quattro punti della città, vanno a scuola a piedi. Il servizio, dice la scuola, sarà ripristinato probabilmente entro settembre e, aggiunge l’assessore Attilio D’Andrea, dovrebbe essere esteso anche ad altre scuole che si stanno organizzando.

Un piccolo aiuto, evidentemente però insufficiente: perché quando arriverà la stagione delle piogge, in via Dalmazia e non solo, la campanella diventerà un vero incubo.

13 Commenti su "Scuole e traffico: l’incubo della prima campanella"

  1. Hai detto bene: un solo vigile e tra un po’ neanche quello

  2. È (G)iunta mezzanotte | 12 Settembre 2023 at 07:05 | Rispondi

    …e dire che il primo cittadino conosce bene i luoghi in questione, dove insieme e come tanti coetanei, ha vissuto a lungo con la propria famiglia…

  3. Mancano parcheggi non i vigili

  4. questa volta non sono d’accordo. almeno un po’ di vitalità in questa valle dormiente, ma vi ricordate gli anni 80 0 90? non stressate sempre il cerone con questa menata di parcheggi selvaggi . e poi se uno vuole andare al parrucchiere che problema c’è? perchè descrivere la cosa come pacchiana o fuori stile? e che cax. rilassatevi ogni tanto.

  5. Via Turati come via Dalmazia, i furbacchioni bloccano le auto dei residenti. Genitori lasciate lo spazio alle auto in sosta prima di voi per uscire, neanche la doppia fila sapete fare!!!!

  6. Quella delle strade scolastiche può essere un provvedimento tampone e di transizione per evitare il caos davanti le scuole, ma nulla vieta che lo stesso parcheggio selvaggio si sposti nei dintorni. La soluzione è una sola per la stragrande maggioranza delle persone: USARE I PIEDI!!! Per camminare o per pedalare. Che ce li abbiamo a fare altrimenti? E soprattutto a Sulmona, piccola cittadina dove si va da un capo all’altro in poco tempo. Le auto lasciamole a casa, altro che parcheggi! E se piove si usa un oggetto chiamato OMBRELLO…

    • Ma che dici :
      Età media popolazione 70 anni
      Temperatura invernale tra -5 e 10 gradi
      Marciapiedi inesistenti
      Piste ciclabili un miraggio

  7. 4 gatti
    Traffico da incubo …per 10 minuti e poi il deserto

  8. Scuola Lombardo Radice , zona conmerciale…. marciapiedi con vegetazione boschiva, segnaletica assente. Vigili non presenti.

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