Scuole, via libera al plesso unico

La giunta Casini con una delibera ha dato indirizzo al dirigente competente per procedere con l’iter amministrativo relativo alla costruzione del plesso scolastico unico di via XXV Aprile. La nuova struttura ha visto un ridimensionamento della cubatura. Secondo il progetto esecutivo infatti l’edificio avrà una superficie complessiva che oscilla fra i 2.400 mq e i 2.600 mq (inizialmente erano previsti 3.328 mq) disposti su due livelli ( 1.925 mq per il piano terra e 675 mq per il primo piano). Anche la capacità ricettiva è stata ridotta rispetto a quella massima prevista inizialmente. Il progetto stima che potranno essere ospitati 345 alunni così divisi: 9 sezioni per la scuola dell’infanzia (270 alunni totali, inizialmente ne erano stati ipotizzati 376) e 1 ciclo di scuola primaria, quindi 5 sezioni (75 alunni totali). Il totale di alunni che potrà essere ospitato è dunque di 345 bambini e bambine. La necessità di ridimensionare la struttura è stata dettata dal fatto che nel frattempo è intercorsa una nuova normativa che prevede che le classi della scuola dell’infanzia siano necessariamente poste al piano terra.

Anche il costo dell’opera ha visto un notevole ridimensionamento. Dai 7 milioni e mezzo inizialmente finanziati si è progressivamente scesi a 6 milioni e 250 mila euro per finire agli attuali 4 milioni di euro.

Nell’atto della giunta è scritto anche che la scelta delle scuole da trasferire nel nuovo plesso scolastico sarà rinviata ad un successivo atto. Questo vuol dire che verrà messa in discussione l’iniziale rimodulazione degli asili che dovranno essere trasferiti nella nuova struttura. Inizialmente era previsto ad esempio che anche gli alunni della materna delle frazioni Marane e Bagnaturo sarebbe stati spostati a Sulmona. Sull’edificio della scuola di Bagnaturo in particolare, il Comune aveva stanziato a suo tempo 475 mila euro di fondi Cipe per ricostruirlo da capo con criteri completamente antisismici e con l’intenzione di ospitare anche la locale scuola materna.

“Dal mio insediamento ho accelerato il più possibile i tempi – spiega l’assessore Salvatore Zavarella -. C’era una gara in atto che abbiamo portato a compimento. Adesso mi auguro che entro fine estate sia conclusa la fase della progettazione per procedere con i successivi bandi di gara. Quali alunni verranno spostati nel nuovo plesso lo decideremo in seguito in base alle esigenze che ci saranno e ai posti disponibili”.

Savino Monterisi

2 Commenti su "Scuole, via libera al plesso unico"

  1. All’attualità ci sono solo quattro scarabocchi cubici elaborati digitalmente… però le cifre di spesa ballano “ Dai 7 milioni e mezzo inizialmente finanziati si è progressivamente scesi a 6 milioni e 250 mila euro per finire agli attuali 4 milioni di euro.“
    Adesso si stanzia prima la somma da finanziare…e poi si progetta qualcosa che può assorbirla tutta…fatti salvi imprevisti varianti in corso d’opera che ne aumenteranno l’importo di spesa.
    In Italia é così che funziona il “magna magna “.
    Leggendo i numeri in ballo…mi è tornato in mente il progetto di una nuova scuola del comune di Pacentro che prevedeva un massimo di 80 posti per una spesa di 1 milione e 700 mila euro.
    Com’é possibile questo maxi aumento di costo di costruzione per alunno per la scuola di Pacentro rispetto a quella di Sulmona per 345 alunni/e e 4 milioni di spesa?
    Eppure in linea d’aria, tra le due scuole, ci sono poco meno di 5 chilometri di distanza.

  2. Al contrario io non mi spiego (ma non è vero) il perchè della riduzione dei posti della scuola materna per un semplice spostamento di piano e le ragioni sono sostanzialmente 2 (almeno 2) e la prima è il finanziamento per l’opera che è sceso e il perchè è riconducibile al declassamento della città dal Polo di attrazione, secondo motivo che è “il più grave” e conseguenza del primo è che Sulmona è una città che si sta spegnendo, il calo demografico è “spaventoso quanto inarrestabile” e lo si nasconde a tutti (ma ovviamente è il segreto di Pulcinella) e peggio non si fa nulla per arginarlo (vedi le motivazioni di prima) e il peggio deve ancora venire con la chiusura di altri presidi sul territorio che non avranno più motivo di esistere per “LEGGE”… E’ una disfatta su tutto il fronte regionale, ma si mette la testa sotto la sabbia!!!

    http://www.usrc.it/attivita/scuole-d-abruzzo/le-scuole/l-aquila

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*