Sport e solidarietà: ad Alfedena incontro tra generazioni

“Due satelliti che ruotano per ragioni differenti intorno al pianeta vita”. Si definiscono così l’ASD sci club Alfedena e la nuova gestione della residenza protetta San Pietro di Alfedena, l’organizzazione Abruzzo Anziani. Due realtà che hanno deciso di scommettere “sulla coesistenza fra generazioni differenti” attraverso la condivisione di tempo e di esperienze per avvicinare tra loro persone che vivono fasi della vita molto diverse ma al tempo stesso “sovrapponibili”.

Si affidano ad un comunicato le due realtà associative per parlare di quelle “piccole progettualità da sperimentare nel divenire” che entrambe hanno già messo sul tavolo. Grazie alle figure “ispiranti, necessarie e promettenti” della nuova responsabile della residenza protetta Roberta Pellizzari e del presidente dello sci club Arturo Como, quest’ultimo da sempre impegnato nel creare occasioni di incontro fra piccoli e grandi abitanti del territorio.

Come dimostrano le tante iniziative nei decenni portate avanti da Como e i suoi collaboratori con l’obiettivo di coinvolgere gli anziani, cucinando per e insieme a loro o accompagnando giovani alunni ed atleti in visita nella residenza protetta o creando “momenti di semplice e pura condivisione” durante le feste più importanti. Non solo Natale, Pasqua e Ferragosto ma anche quella di San Antonio Abate, ricorrenza celebrata il 17 gennaio in modo partecipato e sentito dall’intera comunità e anche dagli anziani che grazie al pulmino dello sci club possono raggiungere i fuochi ogni anno allestiti per la ricorrenza.

Iniziative che l’associazione sportiva intende continuare a realizzare con l’appoggio della nuova gestione della residenza protetta, un’organizzazione da sedici anni opera nel settore con all’attivo quattordici strutture in tutta la regione. Tra cui quella di Alfedena che al momento ospita ventisei anziani tra uomini e donne per la maggior parte provenienti dal circondario, una ospite di Poggibonsi e una centenaria; “un universo variegato” spiegano le due associazioni, per il quale tanto si può e si deve fare. Come la festa svoltasi lo scorso sabato all’interno della residenza per “abbracciare l’estate” e brindare a un nuovo inizio, un’occasione dove “la bellezza dei luoghi, la convivialità e la sensibilità dei coinvolti sono stati il suggello più bello e promettente”. Pensando già alle prossime iniziative, dalle letture di fiabe tra bambini e anziani alla la visione di un film o di cartoni animati nella sala comune, momenti di crescita per i piccoli che tanto possono apprendere dall’esperienza e dal vissuto dei nonni.

“Il passato e il futuro devono stringersi la mano, ascoltarsi e aiutarsi nelle rispettive difficoltà” afferma Arturo Como che per il suo sci club annuncia i prossimi eventi “dal profilo solidale e dalla levata valenza sociale e sportiva”. Esempi di “allenamento alla vita” che, spiega Como deve affiancarsi all’allenamento fisico nella crescita e formazione dei ragazzi “per divenire uomini e donne sempre più attenti alla chiamata del prossimo”. Idee condivise da Abruzzo Anziani la cui responsabile Roberta Pellizzari sottolinea l’importanza di mettere al servizio del futuro le esperienze di vita dei più grandi, “un investire alternativo nella crescita e nella formazione delle future generazioni”.

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