Tagli ai bus congelati, almeno fino a fine anno

Resta la partenza delle ore 6.20 e il ritorno delle 19. Gli orari della Sangritana per e da Roma, insomma, non si toccano. A confermarlo è anche il consigliere di maggioranza al Comune di Sulmona Fabio Pingue. L’annuncio dei tagli, infatti, aveva montato la rabbia dei pendolari, penalizzati proprio negli orari cruciali per raggiungere la capitale causa lavoro o studio. Il taglio è, per ora, congelato. “Grazie al lavoro svolto in sinergia con i rappresentanti del comitato dei pendolari, del cons delegato Maurizio Di Nicola e dell’assessore Angelone fino a fine anno gli orari degli autobus in direzione Roma non subiranno alcuna modifica” dichiara Pingue.

Congelato, ma non definitivamente dimenticato però e a tal proposito tutti gli attori coinvolti nel servizio trasporti torneranno a riunirsi prima della fine dell’anno e dell’entrata in vigore del nuovo piano integrale di mobilità regionale. Sarà quello ancora il momento per tornare ad accordarsi sulle tratta che interessano Sulmona e Pratola. La promessa resta quella di garantire le corse negli orari sensibili. In particolar modo quelle di andata da Sulmona delle 5.04 con arrivo alle 07.10 e quella delle 6.24 con arrivo alle 8.30; per il ritorno quella delle 15.00, delle 17.50 e delle 19.00. “Chiedo al consigliere Di Nicola di vigilare sulle voci che potrebbero vedere spostare il terminal dalla stazione Tiburtina ad Anagnina con gravissimi disagi per i pendolari abruzzesi.” conclude Pingue.

Altra fonte di preoccupazione questa, ossia l’annuncio del sindaco della capitale Virginia Raggi di fare dell’Anagnina, appunto, la nuova Tiburtina gestita abusivamente dal 2016 dalla Tibus ma, tuttavia, zona logisticamente valida per l’interscambio tra i trasporti, bus e metro B. La Giunta ha già approvato la delibera. Ovviamente l’ipotesi comporta tutta una serie di problematiche per i pendolari abruzzesi. A darne una vaga idea è Antonio Menchinelli del Comitato Sulmona Stazione di Sulmona. “La nuova stazione- scrive Menchinelli- verrà realizzata su una porzione di area sita all’interno del ‘nodo Anagnina’, che sarà quindi destinata alla sosta onerosa e alla fermata dei mezzi adibiti a linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali ed internazionali. Questa zona- prosegue- è servita solo dalla metro A e risulta in una zona più periferica per le esigenze di mobilità abruzzese su Roma. Se venisse così stravolto il terminal bus ci troveremo nei prossimi anni ad un aumento dell’utilizzo del treno per gli spostamenti sulla direttrice Pescara-Chieti-Sulmona-Avezzano- Roma che attualmente consentono arrivi sia su Termini che Tiburtina, località certamente più centrali nel sistema trasporti”. Menchinelli, così, ribadisce la necessità di una “riprogrammazione dell’intera mobilità abruzzese a 5-10 anni, per il potenziamento e la riorganizzazione dei flussi di spostamento”.

Una esigenza forte, un diritto da preservare, il restare al meglio collegati con la capitale.

Simona Pace

Commenta per primo! "Tagli ai bus congelati, almeno fino a fine anno"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*