Treni e bus: corse mai ripristinate. La rabbia dei pendolari peligni

Gli impegni presi al tavolo regionale quattro mesi fa sono stati puntualmente disattesi, lamentano i pendolari peligni: Sulmona, via ferro e via gomma, continua ad essere sempre più isolata. Con Pescara e con Roma.

Il paradosso si era avuto a dicembre scorso, quando da un giorno all’altro TUA tolse l’unica corsa che effettuava sulla tratta ferroviaria Sulmona-Pescara, di fatto cancellando ogni collegamento con il capoluogo adriatico tra le 10,30 e le 13: un buco che costringe ancora oggi i lavoratori pendolari del pomeriggio a dover viaggiare con l’auto, per evitare di restare ore a Pescara senza nulla da fare. Treno, quello Sulmona-Pescara, sostituito, si fa per dire, con una tratta L’Aquila-Pescara su cui non viaggia nessuno e che parte a distanza di un quarto d’ora dalla corsa di Trenitalia.

Senza contare le pause nelle stazioni e i ritardi, che fanno lievitare (forse volutamente) i tempi di percorrenza tra Sulmona e Pescara a circa 1 ora e 20 minuti, a fronte dei 50/55 che sarebbero necessari (con le stesse fermate).

Peggio che andar di notte e di giorno a Roma: qui le corse dirette sono state ridotte (via gomma) ad una sola, in alternativa ci sono spole e coincidenze o la follia di passare per L’Aquila con tempi più che doppi rispetto all’auto.

“Una scelta dei tragitti del tutto incomprensibile – scrivono i pendolari peligni – e che non tiene affatto conto né degli interessi degli utenti né della stessa compagnia che si ritrova ad essere privata di una larga fetta del mercato.
La cosa più logica e sensata sarebbe stata quella di collegare la capitale con la regione Abruzzo ed i suoi capoluoghi seguendo due direttive, una che collega Pescara Teramo e L’Aquila con Roma ed un’altra che collega Pescara, Chieti il casello di Pratola, Avezzano e Roma con navette che collegano i comuni dei vari circondari con le fermate principali.
Non si comprende di come si annunci l’abolizione dei bus per Roma da Sulmona per scarsa affluenza ma poi si facciano corse da Pescara a Roma con tempi biblici e che difatti vedono esclusa una vasta fetta della regione tra cui l’area metropolitana pescarese ed anche i tanti turisti che da Roma sono disincentivati a visitare le nostra regione”.

3 Commenti su "Treni e bus: corse mai ripristinate. La rabbia dei pendolari peligni"

  1. Il discorso e’ sempre lo stesso.C’e’una precisa regia a monte di affossare Sulmona
    Proviamo ad indovinare chi e’ il regista e la motivazione

    • Un film comico che non fa ridere | 8 Agosto 2023 at 14:41 | Rispondi

      Guarda che basta indicare il Gianni e pinotto della situazione ovvero il presidente della regione e uno che per caso senza competenze sta alla TUA ovvero De Angelis

  2. … i pendolari, oltre che ad una vita sacrificata per un lavoro a volte da sopravvivenza che non gli permette di pagare la prigione nemmeno di una stanza con bagno condiviso, il cui costo, a Roma, è arrivato a 650/700 euro al mese più le spese (di condominio e di luce, acqua, gas e rifiuti)…trovano nella politica e politicanti nostrani il “ Muro di Gomma” nella risoluzione della problematica dei trasporti … abbandonati e dimenticati da tutti a prescindere dal colore delle magliette indossate…
    Non rimane altro da fare: riconsegnare le tessere elettorali… per non essere più complici.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*